RIETI - Ci ha preso gusto il Rieti, ci ha preso gusto Stefano Campolo, al loro quinto successo consecutivo e con la porta inviolata ormai da 360'. E nonostante le molteplici defezioni, non ultima quella di Fioretti (nemmeno convocato), la squadra ha saputo seguire la sua guida tecnica e abbattere anche l'Aprilia di Olivera e Nohman di Vasco e Pollace, di Luciani e Sossai, di certo non gli ultimi arrivati, anzi. Ma c'è un segreto sotto questo exploit? Per Campolo l'unico vero segreto «è il lavoro quotidiano e la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo che sin da quest'estate ha dimostrato di saper soffrire, di voler migliorare e stupire tutti».
Il post partita
E la disamina post-gara del tecnico ciociaro è chiara, netta e sibillina: «Posso dirlo senza rischio di essere smentito: questi ragazzi sono encomiabili e si meritano tutto questo, sembriamo il Leicester del girone F. Diciamo che siamo stati bravi e fortunati a passare subito in vantaggio, ma questo sta lì a dimostrare che il nostro approccio alla gara è sempre aggressivo e adeguato. Poi è chiaro che abbiamo perso qualche metro e ci siamo abbassati, ma alla resa dei conti bene sotto ogni punto di vista, nonostante le assenze».
Già, le assenze: se di Tirelli e Brumat (infortunati) si sapeva, di Giordano Fioretti no. L'attaccante non è stato nemmeno convocato e la motivazione data a Campolo è stata che «non se la sentiva di scendere in campo perché non avrebbe dato quello che ci aspettavamo da lui.
Il match con l?agnonese potrebbe slittare
Domenica al "Gudini" ci dovrebbe essere l'Olympia Agnonese: il condizionale però è d'obbligo perché la formazione molisana è alle prese con diversi casi di positività al coronavirus, gli stessi che oggi hanno costretto la Lega a rinviare la gara odierna col Porto Sant'Elpidio. Martedì se ne saprà di più, ma se non dovesse giocarsi domenica, sembra possa esserci margine per posticipare il match di tre giorni e giocare mercoledì 20 gennaio.