RIETI - Si accende il Natale nella Valle del Turano e da Roccasinibalda a Turania, passando Oliveto Sabino, Posticciola, Castel di Tora, Ascea, Paganico, Collalto Sabino e Nespolo, le vie dei suggestivi borghi pian piano si stanno vestendo a festa "trasformando" la vallata dominata dai monti Cervia e Navegna e da sua maestà il Lago Turano, in un vero e proprio Presepe a cielo aperto.
Ecco la Gommera
Iniziamo questo viaggio suggestivo proprio da Oliveto Sabino, dove ormai è tutto pronto per rinverdire la tradizione con l'albero della Gnommera, un termine dialettale che sta per gomitolo di lana, lo stesso che le mamme e le nonne del posto lavoravano ad uncinetto per produrre delle morbide e colorate coperte da stendere sui letti.
Luci colorate
Chi si imbatte per la prima volta con la magia e la suggestione dell'albero della Gnommera "rischia" seriamente di confondere Oliveto Sabino con una località messicana, tanta è la somiglianza - nella cromia - coi i poncho e i sombreri utilizzati nello Stato dell'America centrale. Perchè come se non bastasse l'albero, le stesse pezze create ad uncinetto, prendono il sopravvento anche nelle strutture di vecchi ombrelli ormai dismessi e posizionati sulle illuminazioni del paese, così da rendere le vie colorate ed allegre, due prerogative imprescindibili specialmente quest'anno dove, purtroppo, la pandemia ha ridotto drasticamente i festeggiamenti.