Il Sud Sudan è il Paese con il tasso di rifugiati più in rapida crescita al mondo: più di 1,8 milioni di rifugiati, di cui un milione di bambini hanno cercato rifugio in Uganda, Sudan, Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica Centro Africana.
Nel mese di marzo il numero di rifugiati ha superato la cifra attesa per l’intero anno. L’Uganda sta gestendo un numero di arrivi superiore al previsto: attualmente l’Uganda ospita circa 898.000 rifugiati, il Sudan 375.000, l’Etiopia 375.000, il Kenya 97.000, la Repubblica Democratica del Congo 76.000 e la Repubblica Centrafricana 2.200.
I bambini costituiscono il 62% degli oltre 1,8 milioni di rifugiati originari del Sud Sudan e quasi un bambino su cinque è stato costretto a fuggire dalla propria casa.
Più di mille bambini sono stati uccisi o feriti dall’inizio del conflitto nel 2013, mentre sono circa 1,14 milioni i bambini sfollati interni.
Più di 75mila bambini rifugiati in Uganda, Kenya, Etiopia, Sudan e Repubblica Democratica del Congo hanno attraversato i confini del Sud Sudan non accompagnati o separati dalle loro famiglie.
Due mesi fa Stephen O’Brien, Sottosegretario generale dell’Onu per gli aiuti umanitari ha indicato il Sud Sudan, Yemen, Somalia e Nigeria del Nord Est come gli Stati dove l’emergenza-carestia è più grave, affermando che ci troviamo davanti alla crisi umanitaria più grave dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Oltre 20 milioni di persone rischiano di morire di fame.