La questione femminile da anni resta sotto traccia e fatica a uscire allo scoperto a causa del clima maschilista esistente nelle strutture ecclesiali, da sempre gestite da uomini. Qualche tempo fa ha fatto riflettere la denuncia di diverse teologhe sulla condizione delle suore in curia, spesso utilizzate come colf dai cardinali, a dispetto delle loro competenze e degli studi. «La Chiesa cattolica, seguendo l’esempio di Gesù, deve essere molto libera dai pregiudizi, dagli stereotipi e dalle discriminazioni subiti dalla donna. Le comunità cristiane devono realizzare una seria revisione di vita per una ’conversione pastorale’ capace di chiedere perdono per tutte le situazioni nelle quali sono state e tuttora sono complici di attentati alla sua dignità».
Il documento incoraggia l’apertura alle donne a partire dalla visione del Vangelo di Gesù, il quale dimostrò libertà , rispetto e una straordinaria capacità «di ravvivare la fiamma dell’amore e della donazione personale in tante donne che egli incontrò nella sua vita pubblica». La Pontificia Commissione dell’America Latina chiede anche di promuovere «in tutte le Chiese locali e attraverso le conferenze episcopali un dialogo franco e aperto tra pastori e donne impegnate in diversi livelli di responsabilità (dalle dirigenti politiche imprenditoriali e sindacali, fino alle leaders di movimenti popolari e comunità indigene)».
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