Vertice Italia-Francia, Letta: «Spiace per incidenti, ma la Tav va avanti»

Vertice Italia-Francia, Letta: «Spiace per incidenti, ma la Tav va avanti»
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Mercoledì 20 Novembre 2013, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 21:34
ROMA - La Tav una priorit e quindi si va avanti, nei tempi previsti: mentre Roma sotto attacco dei No Tav, con scene di guerriglia nel centro della capitale, scontri e feriti, il premier Enrico Letta si dice profondamente dispiaciuto di quanto avviene nelle strade. Ma non molla e non si fa intimorire. La Torino-Lione fa parte di un asse «strategico» europeo in cui è fondamentale ci sia «anche il nostro Paese», dice accanto a Francois Hollande al termine del vertice italo-francese da dove, tra l'altro, annuncia anche un'altra «importante infrastruttura», la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, per «rendere ancora più osmotici i nostri due Paesi».



Hollande, accanto a lui, annuisce e si lascia andare ad una battuta: «Siamo alla fine del tunnel. Anzi all'inizio....», si corregge sorridendo. E sancisce con il primo ministro italiano un vero e proprio «patto» per andare in Europa a reclamare una nuova «legislatura di crescita e occupazione», pronto a fare da sponda a Roma e alla sua prossima presidenza Ue. Per superare anche quelle eccesive «timidezze» che Letta vede in alcuni parti d'Europa su passaggi fondamentali come l'unione bancaria, su cui il prossimo vertice Ue di dicembre - rimarcano i due leader - deve andare spedito verso l'obiettivo. «Francia e Italia vivono una dinamica simile» e la prossima «missione comune deve essere quella della crescita»: questo deve essere il «titolo, il mantra» della prossima legislatura europea
» dopo una "legislatura di crisi" e di rigore, torna a sottolineare Letta, ribadendo ancora una volta che è arrivato il momento di »azioni concrete« e di risposte ai cittadini europei che, dopo anni di austerità, devono vedere risultati. Anche in vista delle prossime europee, dove il rischio resta quello dei populismi.



E, come prevedibile, sul tavolo del vertice rimbalza anche lo spinoso dossier Alitalia dopo il "disimpegno" di Air France che ha deciso di non sottoscrivere l'aumento di capitale per la compagnia tricolore. Hollande mette le mani avanti - non sono il presidente di Air France, rimarca - ma non chiude la pista sulle future collaborazioni: "Ci sono colloqui che spero continuino nell'interesse delle due compagnie". Possibilista appare l'ad di Poste Massimo Sarmi che, dopo aver sentito i vertici di Air France, dice che "il gruppo era un azionista interessato alla collaborazione commerciale e che in una fase successiva tornerà a valutare".



Tra qualche battuta sulla qualificazione della Francia ai mondiali - "senza di voi non sarebbe stato uguale", esordisce Letta, sperando di "vederci in finale" - alla più drammatica tragedia della Sardegna, per la quale Hollande esprime le condoglianze a nome di tutti i francesi, al vertice di Roma i due leader suonano lo stesso spartito. Con convergenze a 360 gradi e rapporti che vengono descritti eccellenti come mai prima. In un summit che, scherzando, viene bollato come un Consiglio dei ministri "congiunto" per l'alto numero dei ministri di entrambe le parti - 11 per delegazione - dove le posizioni sono comuni anche sui grandi questioni internazionali. Sulla Libia, per la quale Hollande e Letta si dicono "molto preoccupati" al lavoro per un "rafforzamento istituzionale".



Così come sulla Siria, per la quale è necessaria l'applicazione della risoluzione Onu sulle armi chimiche e Ginevra 2. Ma anche sul dossier nucleare iraniano dove - ricordano - serve una soluzione per garantire i fini esclusivamente civili del programma atomico. E per l'immigrazione, entrambi convinti della necessità di una politica comune e di azioni dell'Ue. Hollande riparte per Parigi anche con due accordi firmati a Roma, uno tra Poste Italiane e Eutelsat, l'altro tra Esa-Elv e Arianspace. E con progressi su molti temi bilaterali, tra i quale anche una futura collaborazione concreta Cdp-Caisse de Depots per il finanziamento delle Pmi. Una »ulteriore prova« dell'ottima collaborazione tra Italia Francia, ricorda Letta, parlando anche di amicizia personale con Francois. Che ora li vedrà insieme affrontare la grande sfida europea della crescita e l'occupazione. In un asse saldo contro le derive populiste e quelle rigoriste dell'Europa dell'austerity. In serata, a chiudere la sua visita romana, Hollande è stato ricevuto al Quirinale per un pranzo di lavoro con il presidente Giorgio Napolitano e i partecipanti al vertice.






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