Terrorismo, Renzi: «La risposta non è bombardare, ma la politica»

Terrorismo, Renzi: «La risposta non è bombardare, ma la politica»
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Giovedì 31 Marzo 2016, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 14:53

«Se l'unica risposta di fronte a questi attentati fosse solo di bombardare la Siria o altri luoghi, penso non saremmo all'altezza di una risposta». Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento all'Harvard University di Boston. «I terroristi di Bruxelles non venivano dalla Siria o dalla Tunisia» ma sono persone nate e cresciute in Europa, ha aggiunto.

«Molti colleghi hanno reagito con determinazione dopo gli attacchi, hanno detto "dobbiamo combattere contro i nemici". È vero. Oppure, "dobbiamo attaccare in Siria, Medio Oriente, Africa". È vero. Ma questa non è la nostra risposta: se l'unica risposta agli attentati fosse quella di bombardare in Siria o in altri luoghi non saremo all'altezza della sfida, che è diversa, è quella di creare una risposta politica».


«L'idea di Europa oggi vive un momento molto difficile, i terroristi hanno capito molto bene questo e hanno attaccato la nostra capitale non solo in senso fisico ma anche in modo metaforico, ideale: è stato un attacco alle nostre idee, al progetto dell'Europa», ha continuato Renzi, «Se pensiamo ai nostri tempi, viviamo tempi molto difficili. L'Europa è stata colpita in modo molto duro da un attentato spaventoso, un attacco all'Europa come idea: il progetto più credibile dell'ultimo secolo, che è quello di libertà».

Ma il premier ha anche parlato di sviluppo:
«Abbiamo raggiunto i risultati grazie alle riforme e adesso siamo nelle condizioni di esprimere la nostra posizione ai colleghi europei: l'Italia può lanciare un messaggio di cambiamento radicale nella direzione economica da prendere».

Renzi, ribadendo che la crescita resta la priorità ed è necessario darle impulso, ha sottolineato: «La priorità è ridurre la tassazione e nello stesso momento spingere su investimenti pubblici e privati».

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