Terremoto, Renzi: ricostruiremo tutto, evitare divisioni. Grillo: pronti a collaborare. Mattarella: preoccupato ma intervento pronto

Terremoto, Renzi: ricostruiremo tutto, evitare divisioni. Grillo: pronti a collaborare. Mattarella: preoccupato ma intervento pronto
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Domenica 30 Ottobre 2016, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 15:09
«Noi ricostruiremo tutto. Case, chiese ed esercizi commerciali». Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando oggi a palazzo Chigi in una conferenza stampa n cui intorno alle 13 ha fatto il punto sul terremoto dopo la forte scossa di stamani. «Sono territori meravigliosi. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro e per farlo dobbiamo rimettere a posto case, chiese e ed esercizi commerciali».

«Al momento nonostante questa gravità impressionante del sisma più grave da quello in Irpinia ad oggi al momento non c'è nessuna perdita di vite umane», ha detto il presidente del Consiglio. «Siamo estremamente confortati - ha rilevato - dal fatto che non ci sono vittime. Sono in corso accertamenti. Fino all'ultimo manteniamo la nostra attenzione sul numero dei feriti».

«Domani riuniremo il Consiglio dei ministri», coinvolgendo nelle decisioni «i presidenti delle Regioni, Vasco Errani e Curcio per condividere le decisioni», ha aggiunto il premier.

«Non so quanti sfollati ci saranno, ma so che per le primissime settimane andranno in albergo, perché con l'inverno alle porte non è possibile pensare a soluzioni come le tende», ha assicurato il premier.

«Rinnovo il mio appello: i sindaci facciano i progetti di adeguamento sismico. Lo Stato considererà fuori dal Patto tutte le spese per antisismico e per le scuole», ha continuato il presidente del Consiglio. «Tutte le risorse che si renderanno necessarie le abbiamo a disposizione nel nostro bilancio e non abbiamo alcun tipo di riguardo rispetto a regole tecnocratiche che negherebbero l'identità del nostro Paese e del nostro territorio». 

«Le risorse non si sprecano ma non c'è un problema di risorse. Quello che servirà siamo impegnati a metterlo in campo», ha sottolineato il premier. «Le popolazioni del territorio devono sapere che abbiamo bisogno di prendere un impegno chiaro: tutto sarà ricostruito in tempi certi. Ciò che serve lo prendiamo e se serve di più l'Europa non lesinerà nella ricostruzione dei luoghi che sono l'anima del nostro paese e se l'anima è inquieta anche il resto del paese sta male», ha detto Renzi in merito al nuovo terremoto che ha colpito l'Italia dicendo no «a qualsiasi impedimento tecnocratico». «Non faremo sconti di nessun genere e chiederemo forte alle popolazioni di aiutarci».

«Tutte le risorse necessarie noi le abbiamo a disposizione, abbiamo spazio per poterle prendere nel bilancio e non abbiamo nessun tipo di riguardo per le regole tecnocratiche che negherebbero l'idea stessa di identità del Paese e del territorio», ha ribadito il presidente del Consiglio riferendosi alla ricostruzione dopo il sisma.

«Faccio appello alle forze politiche a evitare polemiche e divisioni», ha aggiunto Renzi. «Sarebbe già un buon passo se si fermassero polemiche assurde», ha continuato il premier. «Ora riconosciamo le priorità: un conto sono le divisioni tra i partiti, legittime e sale della democrazia, altra cosa sono le polemiche sul terremoto».
«Domani - ha ricordato - c'è un Cdm straordinario per una discussione e i primi impegni. Mi auguro che le forze politiche smettano di litigare e siano unite per l'Italia».

«In presenza di un dolore profondo, di stress e stanchezza» bisogna fare che queste «non si tramutino in rassegnazione che è però difficile da respingere», ha proseguito Renzi sottolineando che è «un popolo che sta vivendo da settimane in condizioni di precarietà fisica. Lo dico con la consapevolezza che tutti gli italiani che hanno sentito il terremoto sanno perfettamente l'impressione che il sisma ha fatto anche in città lontanissime dove le persone sono scese in strada per mettere al sicuro i bambini. Ora - ha aggiunto - è il momento dell'affetto e della solidarietà per il dolore di gente che da due mesi a oggi vive paura e preoccupazione questa terribile pagina del paese».

«A situazione di emergenza eccezionale deve corrispondere una risposta eccezionale. Per questo il decreto sisma e le misure previste in legge di Bilancio non bastano più, sono già sorpassate dagli ultimi eventi. Fin dal 24 agosto il M5S ha dato la sua disponibilità a collaborare e a proporre soluzioni per aiutare le popolazioni colpite, in tempi rapidi». È quanto si legge nel post di apertura del blog di Grillo aggiungendo che occorre ora dare «tutto il supporto psicologico necessario. Dobbiamo stargli vicini». «Facciamo presto».

«Sto seguendo le notizie con preoccupazione e grande attenzione. Sono informato costantemente e comprendo l'allarme che c'è nelle popolazioni che vivono nelle zone colpire. L'intervento è stato pronto e efficace. Esprimo solidarietà e affetto alla gente coinvolta». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella ai giornalisti a Gerusalemme
parlando della nuova scossa in Italia. «C'è grande preoccupazione: per fortuna non ci sono vittime, ma è stato colpito il nostro patrimonio culturale», ha aggiunto.

«La macchina dei soccorsi da subito operativa: 1.300 uomini in campo. Prime operazioni soccorso ben riuscite», ha scritto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un tweet. Il ministro ha sospeso il tour elettorale per il referendum in Sicilia per seguire sin dal primo istante le prime operazioni di soccorso. Lo riferisce il Viminale. Il ministro si è recato immediatamente a Roma per incontrare, nella sala operativa al Viminale, i vertici dei Vigili del Fuoco e il Capo della Polizia. È stato fatto inoltre un punto di coordinamento anche sulla situazione della viabilità stradale.


 
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