«Dobbiamo smettere di piangerci addosso ed è chiaro che non si smette da mattina a sera. Certo occorre che la politica faccia la propria parte ma c'è un passaggio su come raccontiamo l'Italia. Ci sono problemi oggettivi ma tutti insieme ce la facciamo». E' molto chiaro il messaggio lanciato dal premier Matteo Renzi, intervenuto al Salone del Mobile di Milano.
Sulla legge elettorale «vediamo la fine, dopo mesi passati a discutere abbiamo detto "basta si decide".
Il premier ha confermato che Il governo è pronto «a confermare e ad estendere se servono gli interventi» nella Legge di Stabilità. Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi, all'inaugurazione del Salone del Mobile a proposito della richiesta di Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo, di estendere il bonus mobili.
Renzi è intervenuto in mattinata anche all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola unica dell'intelligence: «Sta cambiando molto nella struttura del nostro paese e la grande riforma, da quella istituzionale a quella elettorale alla Pa fino alla giustizia, entro l'anno sarà realizzata», ha detto, «Modificare le regole del gioco serve a preservare le istituzioni e non a metterle in discussione. E la stabilità del governo può consentire ai politici di evitare di condizionare i tecnici e ai tecnici di non pensare di sostituire i politici».
«No al proliferare delle armi». Poi, parlando della strage al tribunale di Milano: «Quello che è accaduto ci lascia attoniti e ci chiama ad un impegno più deciso contro la proliferazione di armi e per la difesa delle strutture giudiziarie per le quali bisogna immaginare il passaggio della sicurezza in carico allo Stato».
Renzi ha quindi parlato dela necessità di solidità della Pubblica amministrazione: «Serve un salto di qualità nella Pubblica amministrazione. Può sembrare strano che lo dica chi ha parlato di rottamazione ma la nostra ansia di cambiamento non è in contrasto con la grande questione istituzionale di solidità della Pubblica Amministrazione».
Afghanistan. Ma l'analisi del premier ha toccato anche la politica estera: «Dobbiamo riflettere nell'impegno in Afghanistan oltre le scadenze che ci eravamo dati».