Anm, polemiche per l'addio di Davigo alla giunta unitaria

Anm, polemiche per l'addio di Davigo alla giunta unitaria
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Domenica 9 Luglio 2017, 22:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 19:37
Continuano le polemiche nell'Anm dopo la scelta di Piercamillo Davigo, ex presidente, di lasciare la giunta unitaria. Un segnale che preclude ad una competizione eplicita anche alle elezioni del prossimo Csm. «Era tempo che insistevamo sulle stesse questioni, peraltro già nel programma. Avevamo chiesto di istituire un gruppo di lavoro per verificare le nomine del Csm. C'è voluto quasi un anno. Alla fine ho detto che quello che stava accadendo era inaccettabile».Dice Piercamillo Davigo a proposito della rottura con la giunta unitaria dell'Anm.

Davigo imputa al Csm di adottare sulle nomine criteri «non  comprensibili, i colleghi non li capiscono», con «scelte in
contrasto con quello che abbiamo sempre detto e che sembrava condiviso anche dagli altri gruppi, come consentire oggettivi vantaggi a chi rientra in magistratura da una posizione fuori ruolo». «Abbiamo chiesto di intervenire visto che i gruppi al vertice dell'Anm sono gli stessi che al Csm fanno le nomine, per cui non ci possono essere posizioni diametralmente opposte», «loro - prosegue - dicono che Autonomia e indipendenza, vorrebbe che l'Anm facesse il cane da guardia del Csm, ma noi pensiamo solo che bisogna dare una mano al Csm a non sbagliare. Ci hanno
risposto di no». 

«Ancora una volta A&I si caratterizza per essere in campagna elettorale permanente - affermano da Magistratura indipendente,  il gruppo guidato da Antonello Racanelli e Giovanna Napoletano - e coglie irresponsabilmente il
pretesto di un dissenso sul contenuto di un documento di forte critica sull'attività del Csm per uscire dalla giunta».
 
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