La scissione non è più un tabù, se c'è anche chi, come l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni, che ne attribuisce già la colpa ai nemici interni: «La scissione è nelle cose ma sia chiaro che l'hanno voluto i lealisti, sia chiaro che è colpa loro. Noi abbiamo dato segnali di apertura e non abbiamo ceduto alle provocazioni. Alfano ha fatto una proposta a Berlusconi che sta riflettendo ma oggi non è arrivata nessuna risposta».
Un concetto ribadito dal senatore Andrea Augello: «La nostra posizione è chiara ed è quella che Berlusconi ha fatto propria il 2 ottobre. A questo punto non dipende da noi ma da chi, da almeno 15 giorni, batte i tamburi. Berlusconi faccia una proposta e da quella dipenderà l'esito».
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