Padoan in Senato: «Grecia sconfortante, l'Italia oggi è più forte»

Padoan in Senato: «Grecia sconfortante, l'Italia oggi è più forte»
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Giovedì 9 Luglio 2015, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 11:53
«Occorre accrescere il capitale di fiducia, non solo per consolidare la Grecia ma soprattutto per consolidare l'Europa». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo nell'Aula del Senato sulla situazione greca.

Per il ministro bisogna «orientare il dibattito su temi di lungo termine e non restare intrappolati in una visione unilaterale e di basso profilo».



«Nel corso delle trattative sulla Grecia - sostiene Padoan - l'Italia ha sempre lavorato per favorire un accordo, anche se c'è stato sul fronte dei creditori un progressivo irrigidimento da parte della maggioranza dei Paesi ma sul fronte greco si è mantenuto un comportamento spesso sconfortante. Il reiterarsi di riunioni spesso inconcludenti hanno fatto perdere molto tempo. Oggi aiutare la Grecia significa aprire un nuovo meccanismo di aiuti: la richiesta è un prestito triennale associato a un pacchetto di misure nel campo delle tasse e delle pensioni. Si apre un nuovo cantiere della Grecia cui l'Italia partecipa in modo costruttivo e cooperativo per una soluzione condivisa. Dopo la richiesta del governo greco al fondo Esm oggi siamo in una situazione nuova. Ieri, il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha chiesto a Bce, Commissione Ue e Fmi di verificare se sussistano le condizioni per rispondere alle proposte di Atene. E proprio su questo tema l'Eurogruppo si riunisce sabato».



«Non siamo nel 2012, nel momento più acuto della crisi dell'euro - ha continuato - perché l'euro è più forte per i grandi progressi nell'integrazione e l'Italia è più forte e resistente perché fa le riforme e torna a crescere. L'austerità è un falso problema: la domanda vera non è austerità sì o no ma è come tradurre in crescita questa finestra di opportunità che potrebbe essere più stretta e più breve di quanto ci si possa attendere»



Dure accuse del senatore Raffaele Volpi della Lega Nord contro il governo Renzi e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan:«Caro ministro lei non solo è venuto qui con una settimana di ritardo ma noi oggi volevamo ascoltare il presidente del Consiglio. La sua relazione è irrilevante. Siete servi della Merkel, non avete dignità di rappresentarci. Gli stessi tempi che ci avete concesso, cinque minuti a gruppo, sono quelli della paura. Forse ha fretta, caro ministro, di tornare al ministero per aspettare la telefonata della Merkel che le deve deve dire cosa dovete fare. Lei e Renzi da troppo tempo vivete nei palazzi e non vi rendete conto di come vive la gente, di quante persone si suicidano per la crisi. Renzi ha ridotto questo Paese in una situazione drammatica e non fa che baciare la pantofola della Merkel e fare smorfie ai vertici Ue. Questa non è la nostra Italia».