Per il ministro bisogna «orientare il dibattito su temi di lungo termine e non restare intrappolati in una visione unilaterale e di basso profilo».
«Nel corso delle trattative sulla Grecia - sostiene Padoan - l'Italia ha sempre lavorato per favorire un accordo, anche se c'è stato sul fronte dei creditori un progressivo irrigidimento da parte della maggioranza dei Paesi ma sul fronte greco si è mantenuto un comportamento spesso sconfortante. Il reiterarsi di riunioni spesso inconcludenti hanno fatto perdere molto tempo. Oggi aiutare la Grecia significa aprire un nuovo meccanismo di aiuti: la richiesta è un prestito triennale associato a un pacchetto di misure nel campo delle tasse e delle pensioni. Si apre un nuovo cantiere della Grecia cui l'Italia partecipa in modo costruttivo e cooperativo per una soluzione condivisa. Dopo la richiesta del governo greco al fondo Esm oggi siamo in una situazione nuova. Ieri, il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha chiesto a Bce, Commissione Ue e Fmi di verificare se sussistano le condizioni per rispondere alle proposte di Atene. E proprio su questo tema l'Eurogruppo si riunisce sabato».
«Non siamo nel 2012, nel momento più acuto della crisi dell'euro - ha continuato - perché l'euro è più forte per i grandi progressi nell'integrazione e l'Italia è più forte e resistente perché fa le riforme e torna a crescere. L'austerità è un falso problema: la domanda vera non è austerità sì o no ma è come tradurre in crescita questa finestra di opportunità che potrebbe essere più stretta e più breve di quanto ci si possa attendere»
Dure accuse del senatore Raffaele Volpi della Lega Nord contro il governo Renzi e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan:«Caro ministro lei non solo è venuto qui con una settimana di ritardo ma noi oggi volevamo ascoltare il presidente del Consiglio. La sua relazione è irrilevante. Siete servi della Merkel, non avete dignità di rappresentarci. Gli stessi tempi che ci avete concesso, cinque minuti a gruppo, sono quelli della paura. Forse ha fretta, caro ministro, di tornare al ministero per aspettare la telefonata della Merkel che le deve deve dire cosa dovete fare. Lei e Renzi da troppo tempo vivete nei palazzi e non vi rendete conto di come vive la gente, di quante persone si suicidano per la crisi. Renzi ha ridotto questo Paese in una situazione drammatica e non fa che baciare la pantofola della Merkel e fare smorfie ai vertici Ue. Questa non è la nostra Italia».