Il leader del Movimento - sottolineano le stesse fonti - a chi gli chiedeva se fossero allo studio nuovi criteri particolarmente stringenti per la scelta dei futuri candidati, avrebbe assicurato che «non ci saranno colpi di scena».
Un modo per sedare i timori sorti all'interno della compagine parlamentare, dato che la paura di perdere il treno per la prossima legislatura è un pensiero che preoccupa non pochi esponenti M5S.
Parlando con i suoi Di Maio avrebbe anche smentito l'ipotesi di portare da 40 a 45 anni l'età minima degli eletti al Senato, stratagemma che secondo alcune ricostruzioni sarebbe stato partorito allo scopo di mantenere alla Camera alcuni big come Danilo Toninelli e Alfonso Bonafede (classe '74 e '76). A decidere le regole del gioco saranno le tre figure chiave del Movimento: il garante Beppe Grillo, il presidente dell'Associazione Rousseau Davide Casaleggio e il capo politico Luigi Di Maio.
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