Washington, le anatre imbrattano il Campidoglio: il governo ingaggia i border collie per spaventarle

Washington, le anatre imbrattano il Campidoglio: il governo ingaggia i border collie per spaventarle
di Anna Guaita
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Domenica 17 Maggio 2015, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 14:49
New York – Arriva l’estate e alla gente piace camminare sui prati di Washington, talvolta anche a piedi scalzi. Piace passeggiare lungo il National Mall, il grande pratone rettangolare che va dalla collina del Campidoglio fino al Memoriale di Lincoln, e che è illuminato dalla “reflecting pool”, una vasca lunghissima che riflette il cielo. Tuttavia ultimamente i turisti hanno avuto qualche sgradevole sorpresa: si sono ritrovati i piedi imbrattati di escrementi. Quel bel pratone, quella bell’acqua tranquilla sono infatti diventati il luogo di villeggiatura di decine di anatre canadesi. E queste oche che raggiungono il metro di altezza e i 6 chili di peso, sono grandi produttrici di escrementi: almeno un paio di chili al giorno ciascuna.



Per il National Park Service si tratta di un problema grave: come cacciare questi uccelli – noti per la loro astuzia e il loro carattere aggressivo contro chi le disturba – senza risvegliare le proteste degli animalisti? La soluzione adottata è stata a dir poco brillante, tant’è che non solo ha avuto il plauso dei turisti, ma anche delle associazioni di difesa degli animali. Sono stati arruolati i border collie. A differenza degli altri tipi di cani, che le anatre percepiscono solo come una noia da cui allontanarsi di un paio di metri, i border collie imitano nel loro lavoro lo sguardo tipico dei predatori, quello “sguardo ipnotico” che all’occhio delle oche ricorda i lupi. Non solo, i border collie non si avvicinano, e tantomeno mordono o attaccano la “preda”: si limitano a intimidirla, a spaventarla. Sono una soluzione naturale e umana.



I cani adottati nel programma provengono da una ditta specializzata proprio nel “geese control”, la “Geese Police”, che ha sede oramai in 16 Stati. Il governo federale ha stipulato un contratto di cinque anni con la ditta. E finora tutti sono felici e contenti. A orari irregolari (in modo che le anatre non si abituino a una routine) i cani vengono portati lungo il prato, indossando una divisa gialla che dice “geese police”, e si mettono al lavoro. Muovendosi con la lentezza e la cautela di un predatore, fissando le oche senza mai spostare lo sguardo, si vanno avvicinando allo stormo, che a sua volta va ritraendosi, per poi alzarsi in volo e scappare altrove. Dopo un’oretta in genere le anatre tornano, e tornano i cani. E così via. In genere ci si impiega dalle sei alle otto settimane a convincere le oche a non tornare più. Certo, da qualche parte devono andare, ma la manovra dovrebbe convincerle a spostarsi nei campi fuori città.



Il guaio delle anatre canadesi è che sono molto intelligenti, e hanno imparato a sfruttare l’uomo. Una volta volavano sopra gli Stati Uniti dirette verso sud, ma si sono accorte che lungo la strada incontravano campi da golf, parchi, giardini, spiagge, perfino cimiteri, con prati pettinati, acqua, spazi aperti e sicuri. E hanno cambiato le loro abitudini migratorie. All’inizio la gente le guardava ammirata, perché sono animali belli, eleganti, e poi volano con quella formazione a V che affascina. Ma con il tempo sono diventate un problema. Perfino per gli aeroporti. Tutti ricordano l’eroico atterraggio “planato” sul fiume Hudson di New York dell’airbus pilotato dal capitano Chesley Sullenberger nel 2009. Pochi ricordano che tutti e due i motori erano andati in avaria perchè avevano risucchiato uno stormo di anatre canadesi che stazionavano vicino l’aeroporto La Guardia. Piccoli incidenti, non spettacolari come quello ma comunque preoccupanti, si ripetono con regolarità: l’ultimo è stato due settimane fa, quando un volo diretto a Detroit è tornato subito indietro per aver riportato danni a un’ala nello scontro con uno stormo di anatre.



Adesso che Washington ha adottato la “geese police” a quattro zampe, gli aeroporti del corridoio est degli Stati Uniti (quello lungo cui volano e si fermano le anatre) stanno pensando di adottare la stessa difesa. Per ora, quasi di nascosto dall'opinione pubblica, le autorità degli aeroporti fanno catturare le anatre per sottoporle a eutanasia. Ma a parte le proteste degli animalisti, la soluzione è solo temporanea. Prima o poi le anatre tornano. Solo lo sguardo ipnotico e intimidatorio di un border collie ha finora ottenuto risultati stabili e affidabili.
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