Ucraina, aereo malese abbattuto: trovati frammenti di missile russo sul terreno dove è caduto il volo MH17

Ucraina, aereo malese abbattuto: trovati frammenti di missile russo sul terreno dove è caduto il volo MH17
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Martedì 11 Agosto 2015, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 17:50

Potrebbero appartenere a un missile Buk terra-aria di fabbricazione russa alcuni dei frammenti raccolti sul luogo in cui il 17 luglio dell'anno scorso un aereo della Malaysia Airlines è stato abbattuto mentre sorvolava i cieli dell'Ucraina in guerra. A svelarlo sono gli investigatori olandesi che guidano l'indagine internazionale sulla sciagura in cui persero la vita tutte e 298 le persone a bordo del Boeing decollato da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur.

Il governo di Kiev e i suoi alleati occidentali accusano da tempo i separatisti del sud-est ucraino di aver abbattuto il Boeing 777 sparando con un sistema missilistico Buk fornito da Mosca nell'errata convinzione che si trattasse di un aereo militare.

Ma la Russia e i ribelli negano ogni responsabilità e incolpano a loro volta le forze armate ucraine.

In ogni caso, il Dutch Safety Board e il Joint Investigation team - di cui fanno parte Olanda, Ucraina, Australia, Malesia e Belgio - evitano di giungere a conclusioni affrettate e sottolineano che non è stata accertata una «connessione causale» tra i presunti resti di un missile Buk ritrovati tra i frammenti raccolti nel luogo della tragedia e l'abbattimento dell'aereo malese. Stando a Fred Westerbeke, il procuratore olandese che guida le indagini, sono sette i frammenti che di sicuro non appartengono al Boeing e che probabilmente bisogna far risalire ad un sistema missilistico.

Quelli che potrebbero essere i resti di un razzo 'Made in Russià - sottolineano gli investigatori - sono stati raccolti «durante una precedente missione di recupero» in Ucraina, e «sono di particolare interesse» perchè «possono forse fornire ulteriori informazioni su chi è coinvolto» nella strage. I responsabili della sciagura restano comunque ancora ignoti, e se Kiev punta il dito contro i separatisti filorussi che Mosca è accusata di armare, la Russia fa a sua volta ricadere la colpa sulle forze armate ucraine, sostenendo che ad aprire il fuoco sia stato un caccia di Kiev con un missile aria-aria.

Dalla Russia arriva poi un'altra ipotesi, formulata a inizio giugno dalla società statale che produce i Buk, la Almaz-Antei, secondo cui ad abbattere l'aereo malese sarebbe stato un missile 9M38M1 del complesso Buk-M1 «tolto dalla produzione nel 1999» e di cui disporrebbero solo le forze armate di Kiev. In un rapporto preliminare pubblicato l'anno scorso, gli investigatori olandesi hanno dichiarato che il Boeing è stato colpito dall'esterno da «numerosi oggetti» che lo «hanno trafitto ad alta velocità».

Alcuni esperti hanno quindi supposto che ad abbattere l'aereo sia stato un missile che, al momento dell'impatto, ha scatenato una pioggia di proiettili contro la fusoliera. Questa è però la prima volta che i responsabili delle indagini dicono di avere in mano quelle che potrebbero rivelarsi delle prove concrete dell'abbattimento del Boeing 777 con un missile Buk: una notizia che arriva un paio di settimane dopo il veto russo al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla proposta - definita «inopportuna» dal Cremlino - d'istituire un tribunale internazionale per stabilire chi ha causato la strage.

L'idea di un tribunale di questo genere, ha denunciato il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov, «mira a punire quelli che gli Usa considerano colpevoli». Delle quasi 300 persone morte nel disastro aereo, 193 erano olandesi, 43 malesi e 27 australiane. Ma a bordo del Boeing abbattuto nel sud-est ucraino c'erano anche 12 indonesiani, dieci britannici, quattro tedeschi, quattro belgi, tre filippini, un canadese e un neozelandese. E soprattutto 80 tra bambini e ragazzini.

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