MH17, gli investigatori: «Il volo abbattuto da missile portato dalla Russia»

MH17, gli investigatori: «Il volo abbattuto da missile portato dalla Russia»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Settembre 2016, 15:43 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:28
Il missile Buk che ha abbattuto il volo Mh17 è stato portato dalla Russia nei territori dell'Ucraina orientale controllati dai ribelli filorussi. Lo hanno riferito gli investigatori della Jit nella conferenza stampa. Vengono fatte ascoltare alcune della «numerose intercettazioni» in russo, inoltre vengono mostrate immagini del trasporto di veicoli lanciatori. Nelle immagini si vede un convoglio di almeno tre camion che dopo una serie di operazioni si dirigono «verso la sua destinazione finale, una fattoria vicino a Pervomiskly» che «può essere indicata come la zona da cui è avvenuto il lancio». Lo dicono gli investigatori, illustrando le prove raccolte.

Mostrate anche le foto satellitari di un terreno nei pressi di Pervomiskly, nell'Ucraina orientale, scattate il 16 ed il 21 luglio dove era il mezzo lanciatore. Confermano il racconto di testimoni che hanno riferito che il terreno venne messo a fuoco poco dopo il lancio del missile Buk. Gli investigatori, nella conferenza stampa, hanno affermato di aver «potuto ricostruire parzialmente» il percorso del mezzo lanciatore mostrando che è «passato per Luhansk» avendo a bordo «un missile di meno» e che da lì ha attraversato la frontiera per tornare in Russia
».

Gli inquirenti del Jit che ha condotto oltre due anni di indagini forensi sull'abbattimento del volo Mh17 del 17 luglio 2014 hanno affermato di avere «solide prove» delle loro conclusioni.
Il rappresentante dell'Ucraina ha specificato che tutti i dati in suo possesso saranno messi a disposizione del processo quando sarà aperto contro i responsabili del lancio di missile che ha ucciso 298 persone.
 

«Non abbiamo ufficialmente identificato i sospetti responsabili» del lancio di missile che ha abbattuto il volo Mh17, hanno spiegato gli investigatori. «È stato un atto intenzionale? Chi ha dato l'ordine? Queste domande sono ancora senza risposta», affermano. «Gli Usa hanno rivelato tutti i dati e le immagini a loro disposizione e per l'inchiesta hanno tolto ogni segreto di Stato sui materiali in loro possesso», precisano poi gli investigatori del Jit, specificando che «il procuratore capo ha potuto visionare anche i materiali soggiacenti», anche quelli ancora «classificati» che «saranno a disposizione» quando e se ci sarà un processo ai responsabili del lancio. Ad un giornalista russo che chiedeva se l'inchiesta avesse tenuto conto delle nuove prove presentate da Mosca, è stato risposto che «sono arrivate due settimane fa, entreranno nell'inchiesta» ma «la quantità di prove già in possesso non permette di portarci a conclusioni diverse».
© RIPRODUZIONE RISERVATA