Ucraina, battaglia a Donetsk. Guerra di convogli tra Mosca e Kiev. Putin: «Fermare bagno di sangue»

Palazzo bombardato a Donetsk (​AP Photo/Sergei Grits)
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Giovedì 14 Agosto 2014, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 12:28
​La guerra civile ucraina sta colpendo in maniera particolare Donetsk e a Lugansk dove in corso da molte ore un bombardamento delle forze armate di Kiev. Nove soldati ucraini sono stati uccisi e 18 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore di combattimento in Ucraina orientale. Lo fa sapere il portavoce del Consiglio di sicurezza ucraino, Andrii Lisenko, citato dall'agenzia Interfax. Negli ultimi tre giorni di combattimenti almeno 74 civili sono stati uccisi e 116 sono rimasti feriti nella regione di Donetsk, in Ucraina orientale, da marzo invece hanno perso la vita 839 civili e 1.623 sono rimasti feriti.



I camion russi Il convoglio di aiuti umanitari russo diretto in Ucraina ha lasciato Voronezh, nella Russia sud-occidentale, ed è in viaggio verso la regione di Rostov sul Don, a sud. Lo sostengono alcuni media. Secondo Radio Liberty, un centinaio di autocarri (ma nel convoglio ce ne sono quasi 300) è partito verso sud, seguendo un itinerario che fa supporre che i camion entreranno in territorio ucraino dalla regione di Lugansk, e non da quella di Kharkiv che è controllata dal governo di Kiev. Ieri un consigliere del presidente ucraino Petro Poroshenko aveva ipotizzato che il convoglio russo potesse attraversare il confine proprio nella regione di Lugansk, ma solo dopo essere stato controllato dalle guardie di frontiera e dall'Osce, e a patto che a distribuire i beni di prima necessità fosse stata la Croce rossa.



Il contro convoglio Le autorità ucraine hanno annunciato l'invio di un proprio convoglio umanitario verso Donetsk e Lugansk, città dell'Ucraina orientale in mano ai separatisti e duramente colpite dalla guerra scoppiata quattro mesi fa tra le truppe di Kiev e i miliziani filorussi. Secondo l'ufficio stampa della presidenza ucraina, il convoglio - composto da 15 autocarri che trasportano 240 tonnellate di generi di prima necessità - parte dalle città di Kiev, Dnipropetrovsk e Kharkiv e a distribuire gli aiuti sarà la Croce rossa.



Putin La Russia farà «tutto il possibile per mettere fine al più presto» al conflitto in Ucraina orientale. Lo ha detto il leader del Cremlino Vladimir Putin parlando a Yalta ai deputati della Duma. Secondo Putin, in Ucraina «la situazione sta diventando drammatica» e «la catastrofe umanitaria è enorme. L'Ucraina - ha proseguito il presidente russo - è immersa in un caos di sangue e uccisioni». La Russia «si deve sviluppare con calma e efficacia, senza isolarsi dal resto del mondo, senza rompere i legami con i propri partner, ma senza permettere a nessuno di comportarsi in modo sprezzante». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro a Yalta, in Crimea, con i deputati della Duma.



La diplomazia «Ora azione comune e coordinata» su Iraq e Ucraina: lo twitta sull'account del servizio stampa della Farnesina Federica Mogherini, ministro degli esteri e presidente di turno Ue alla vigilia della riunione straordinaria dei responsabili delle diplomazie europee domani a Bruxelles. L'Alto rappresentante Ue Catherine Ashton, dopo le richieste di Mogherini e del capo della diplomazia francese Laurent Fabius, ha finalmente convocato il consiglio Ue per venire in aiuto all'Iraq, assediato dalla morsa del terrore dello Stato islamico (Isis), anche se ancora non è certo saranno presenti tutti i ministri dei 28. Sul tavolo, la possibilità per gli Stati membri di fornire armi all'Iraq, e quindi ai peshmerga curdi, nel quadro di un coordinamento europeo, e l'ipotesi di organizzare un ponte aereo umanitario per mettere in salvo le decine di migliaia di cristiani e yazidi isolati sulle montagne del Sinjar, considerata una priorità assoluta
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