Secondo il quotidiano, il nuovo organo legislativo sostituirà i consigli esistenti in un panorama politico che ripartirà da zero con l'obiettivo di porre fine ai conflitti. «L'emendamento seppur positivo dell'Accordo politico libico porterà solo ad ulteriori fallimenti, come i precedenti tentativi», si legge nella dichiarazione, nella quale si evidenzia che le parti coinvolte non devono pensare ai benefici personali ma valutare opzioni che possano salvare il paese.
La Libia, affermano i membri del Consiglio di Stato, sta vivendo un periodo difficile: i cittadini, in un contesto in cui non c'è sicurezza, faticano a sopravvivere. «Ora -prosegue la dichiarazione riportata dal Libya Observer- i gruppi armati controllano le istituzioni dello stato e il processo decisionale nel paese. Dalla fine del 2013, la Libia è diventata una sorta di taglia per le milizie e per coloro che le sostengono sulla scena politica e sui media». Gli scontri recenti, affermano i firmatari, potrebbero portare al definitivo collasso di ciò che resta delle istituzioni statali e vanificare, fino ad un punto morto, gli sforzi politici, costituzionali ed economici.
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