Russia, uno smartphone celebra il Kgb russo: è placcato in oro e costa 5mila dollari

Foto: Caviar
di Alessandro Berrettoni
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Martedì 19 Dicembre 2017, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 08:14
Un cellulare placcato in oro che celebra una delle espressioni più pure dell'Unione Sovietica. Sembra impossibile, quantomeno audace, come accoppiamento. Non è così per Caviar, l'azienda italo-russa specializzata nella realizzazione di smartphone di lusso. Placcati in oro e dedicati - in genere - a personaggi politici.

I prodotti più celebri di Caviar sono i cosiddetti Putin Phone, in onore del presidente russo, (l'ultimo risale ad appena due mesi fa, il giorno del suo 65esimo compleanno), ma ce n'è per tutti i gusti, dal faccione di Donald Trump al profilo della regina Elisabetta. Ora, Caviar ha deciso di rispolverare il passato sovietico della federazione russa, per celebrare, con una versione speciale dell'iPhone X, Felix Dzerzhinsky. Dzerzhinsky è l'uomo che cento anni fa fondò la Cheka, la temutissima polizia politica dell'Urss. Una decisione se non altro discutibile, anche considerando il prezzo dello smartphone in questione: 317mila rubli, più di 5mila dollari per un oggetto che di sovietico ha ben poco.



Ma il fascino di quel periodo, dell'epoca dei piani quinquennali e dei soviet, è più vivo che mai, e fa il paio con il rinnovato interesse dei russi, o meglio, dei più ricchi, con il lusso e il kitsch. E dunque, cosa c'è di meglio di un iPhone X? Un iPhone X placcato in oro con un simbolo della grande Russia di un tempo.

L'annuncio è stato fatto lunedì 18 dicembre, e la produzione dovrebbe partire nei prossimi giorni: non è chiaro quanti esemplari saranno realizzati, ma come al solito quando si parla di lusso, dovrebbero essere pochi. Il Cheka-phone fa parte di una serie più ampia dedicata ai cento anni dalla Rivoluzione d'ottobre. Una commemorazione poco celebrata ufficialmente ma molto sentita da quella che una volta si sarebbe chiamata nomenklatura.

La serie comprende altri emblemi della "grande Russia" come l'Fsb, il servizio di sicurezza succeduto al Kgb, e l'esercito. La storia della Cheka, fondata da Dzerzhinsky, è controversa: si tratta del primo apparato di polizia sovietica, dal quale poi furono creati tutti gli altri servizi segreti dell'Urss. La Cheka è stata accusata di terrore e crimini di ogni genere, fra cui le esecuzioni di massa avvenute durante la guerra civile che seguì alla rivoluzione d'ottobre. 

Controverso o no, il "Cheka-phone", a un giorno dalla sua presentazione, fa già parlare di sé, come del resto ogni prodotto Caviar, marchio con sede a Mosca, ma controllato dall'italianissima Perla Penna.
Come si legge nel sito russo dell'azienda, «i nostri prodotti uniscono il vero gusto italiano fatto di modelli lussureggianti e antichi ornamenti» alla «solidità russa». Chissà cosa ne penserebbe Dzerzhinsky.
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