«È necessario accertare eventuali responsabilità della società Bonatti sulla mancata sicurezza per i quattro tecnici che non avevano nessuna protezione». È quanto chiede l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, legale dei familiari di Salvatore Failla, morto in circostanze ancora da chiarire in Libia dove si trovava sequestrato da circa otto mesi. «È un dato di fatto che i quattro - aggiunge il penalista - abbiano dovuto compiere il trasferimento da Tunisi al compound dove avrebbero dovuto lavorare senza alcuna scorta armata e senza alcuna protezione».
Caroleo Grimaldi, riferendosi a indiscrezioni secondo cui sui corpi di Failla e Fausto Piano sarebbero stati riscontrati colpi di arma da fuoco alla nuca, afferma che si tratta di «un elemento inquietante». «Fino ad adesso abbiamo mantenuto un riserbo perchè eravamo consapevoli della delicatezza della situazione ma da oggi in poi parleremo perchè vogliamo risposte e chiarezza», conclude il penalista
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