Le indagini su di lui sono iniziate nel 2002 dopo un controllo della Guardia di Finanza e nel 2007 Cetti Serbelloni è stato arrestato per alcuni mesi. Successivamente è tornato in libertà e nel 2015, quando è arrivata la condanna definitiva, era già fuori dall'Italia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri è stato prima in Marocco e poi negli Emirati. Gli inquirenti ritengono che abbia trattenuto il 20 per cento della cifra evasa. Nell'ordinanza la procura ha sottolineato la «spiccata dote imprenditoriale» è altrettanto «spiccata dote criminale». Ora è in attesa di estradizione.
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