La vittoria dell'Ukip a Rochester and Stood, nel ricco Kent, è tanto più significativa perché il collegio viene considerato un perfetto spaccato dell'Inghilterra conservatrice. I Tory, alle precedenti elezioni, avevano un vantaggio di 9 mila voti sul secondo partito. Il candidato degli indipendentisti, Mark Reckless, li ha recuperati tutti e si è aggiudicato il seggio con 16.867 consensi (42%). Il rappresentante del Conservative Party, Kelly Tolhurst, si è fermato a 13.947 (34,7%) e il ragionamento che ne consegue è tanto chiaro quanto tremendo per il partito del primo ministro Cameron: se lo United Kingdon Indipendence Party può farcela in un posto come Rochester - tanti giovani, minoranze etniche, reddito più alto della media - può farcela ovunque e aggiudicarsi una valanga di parlamentari alle elezioni del prossimo anno.
Gli altri partiti sono stati annichiliti. I laburisti dello sbiadito Ed Miliband si sono fermati a 6.713 voti (16,7%) e i Liberali di Nick Clegg, alleato di Cameron al Governo, sono stati cancellati: hanno votato per loro solo trecento persone, una garanzia di estinzione alla prossima tornata elettorale. I conservatori hanno tentato di minimizzare la sconfitta facendo notare che i sondaggi della vigilia indicavano per l'Ukip un vantaggio di dieci, quindici punti. Il margine alla fine è stato del 7,3%. Ma la Bbc on-line - non l'ufficio stampa degli euroscettici - è lapidaria nel commento dei risultati: «La vittoria dell'Ukip è stata per molti aspetti ancora più impressionante del trionfo a Clacton (il seggio conquistato a ottobre dagli indipendentisti). La facilità con cui gli indipendentisti hanno annulato i novemila voti di vantaggio dei conservatori è incredibile e tutto questo avviene dopo che i Tory hanno usato ogni muscolo per fermare la locomotiva dello United Kingdom Indipendence Party».
A Rochester and Stood si è ripetuto lo stesso copione visto a Clacton un mese fa. Il deputato conservatore eletto nella zona, in dissenso con il governo di Cameron, si era dimesso ed era passato all'Ukip innescando il meccanismo delle elezioni suppletive. I cavalli di battaglia di Mark Reckless, il deputato che ha cambiato casacca, sono stati i soliti: basta con l'immigrazione selvaggia, basta con l'Unione Europea, la Gran Bretagna deve tornare agli inglesi. Gli elettori, per la seconda volta in meno di un mese, hanno detto che condividono questa impostazione. Mancano appena sei mesi alle elezioni di maggio - si rivoterà anche nei collegi di Rochester e Clacton - ed è sempre più chiaro che lo United Kingdon Indipendence Party porterà in parlamento una pattuglia così folta da poter orientare tutta la politica inglese. Addirittura quella europea, se la Gran Bretagna uscirà veramente dalla Ue.
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