Precipitato in mare con la gru, San Salvo piange Egidio Benedetto

Precipitato in mare con la gru, San Salvo piange Egidio Benedetto
di Antonino Dolce
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Mercoledì 6 Marzo 2019, 09:30
Un'ennesima, inaccettabile, morte sul lavoro, come ha dichiarato anche il sindaco Tiziana Magnacca nel pomeriggio di ieri. La tragedia si è consumata a 60 chilometri al largo di Ancona su una delle piattaforme, la Barbara F, di proprietà dell'Eni per l'estrazione di gas. Egidio Benedetto, operaio di San Salvo di 63 anni, era all'interno del gabbiotto della gru per caricare da un'imbarcazione di supporto (una supply vessel in gergo tecnico) un bombolotto di azoto. Per motivi al vaglio degli inquirenti il braccio meccanico si è staccato dal resto della struttura ed è collassato sull'imbarcazione. I due operatori a bordo sono stati travolti dalla caduta e hanno riportato gravi ferite, mentre il sansalvese è rimasto nel gabbiotto che si è inabissato in mare a decine di metri di profondità.

L'incidente è avvenuto poco prima delle 8 del mattino. I soccorsi sono scattati subito. I due feriti di 52 e 47 anni, rispettivamente di Catania e Mola Di Bari, sono stati portati in ospedale con diversi traumi e fratture; per uno è stato necessario l'intervento d'urgenza, entrambi non sono in pericolo di vita. Dopo ore di ricerche da parte dei sommozzatori di vigili del fuoco di Roseto, la cabina è stata rintracciata a circa 70 metri di profondità, staccata dal resto della gru; il corpo dell'uomo era dentro ormai privo di vita. La notizia ha colpito duramente la città. Il 63enne abitava in via Brunelleschi e quello di ieri era il suo ultimo giorno di lavoro prima del turno di riposo. I famigliari – la moglie Carmelina e i due figli – hanno lasciato la città nella tarda mattinata per raggiungere Ancona.

Nel quartiere in molti lo conoscevano; originario di Montenero di Bisaccia, da tanti anni era entrato a far parte della comunità sansalvese. Tra gli amici e coetanei c'è Nicola D'Amelio che a qualche metro dalla sua casa ha l'omonimo bar che Egidio frequentava: «Una notizia durissima da accettare, ci conoscevamo da sempre. Lo chiamavamo affettuosamente Cespuglio per via della sua folta capigliatura riccia da giovane. Era una bravissima persona, ha sempre lavorato, ben voluto da tutti». Nel bar la notizia è arrivata in mattinata, «Temevamo potesse trattarsi di qualche sansalvese perché ce ne sono diversi che lavorano lì». «Il mio primo pensiero deferente va alla famiglia di Egidio Benedetto – ha dichiarato poi il sindaco Magnacca unendosi al dolore – Sono vicina alla moglie Carmelina e ai figli per una perdita così violenta, esprimo tutto il cordoglio della comunità. Una nuova morte bianca che appare ancora più insopportabile da accettare soprattutto per la dinamica. Provo ancora più rabbia per l’età: a 63 anni svolgeva ancora lavori così particolari sulla piattaforma, con lunghi periodi di assenza da casa. Egidio godeva la stima di quanti lo hanno conosciuto».
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