Gran Bretagna, cresce la paura attentati a Capodanno: «Siamo impreparati». Mosca chiude la Piazza Rossa

Gran Bretagna, cresce la paura attentati a Capodanno: «Siamo impreparati». Mosca chiude la Piazza Rossa
di Federica Macagnone
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Martedì 29 Dicembre 2015, 14:06
Cresce l'allarme attentati per la notte di Capodanno nel Regno Unito dopo l'allerta della Police Federation: secondo Steve White, capo del sindacato dei poliziotti britannici, nel Paese nessuno può considerarsi completamente al sicuro la notte del 31 dicembre a causa della scarsità di agenti armati.

Londra e altre capitali europee sono già in allerta dopo che, secondo informazioni dei servizi segreti, i fanatici dello Stato Islamico starebbero progettando un attacco terroristico alla vigilia di Capodanno. Appuntamento al quale il Regno Unito arriverebbe impreparato: in Inghilterra e Galles, secondo i dati del sindacato, ci sono poco meno di 6mila agenti armati, dopo che il numero complessivo è stato diminuito del 15% dal 2009. Questo vuol dire che, considerato che un terzo degli agenti sarà in servizio a Londra, poco più di 3.500 unità sorveglieranno il resto dell'Inghilterra e del Galles.

Un motivo di preoccupazione per Steve White, che ha sottolineato la carenza di agenti addestrati ad affrontare attacchi terroristici come quelli di Parigi: «Prima della Francia e della Tunisia già mettevamo in evidenza queste carenze in settori specialistici. In particolare, in relazione agli agenti armati abbiamo visto come le richieste siano cresciute mentre in realtà le risorse sono calate. Capodanno è sempre un momento di forte domanda per la polizia, ma noi non abbiamo la capacità di fare più di quello che facciamo adesso. Distribuiremo le nostre forze dove il rischio è maggiore e tutto questo è motivo di forte preoccupazione».

E mentre in Gran Bretagna si discute dell'insufficienza di uomini adatti ad affrontare il rischio terrorismo, in Russia il Cremlino ha optato per la chiusura della Piazza Rossa, a Mosca, tradizionale luogo di ritrovo per i festaioli. Per la prima volta nella storia, dunque, i moscoviti dovranno rinunciare al conto alla rovescia sotto la Spasskaya Tower, misura che è stata accolta da un'ondata di polemiche: ufficialmente la decisione è legata alla registrazione del programma “Blue Light” trasmesso in esclusiva dal primo canale della tv di Stato a cui potrà prendere parte un numero ristretto di persone. Ma i timori per la sicurezza della piazza sono senza dubbio alla base della scelta delle autorità, anche se il Cremlino cerca di minimizzare le minacce dell'Isis, che ha giurato “vendetta” contro la Russia per il suo sostegno al presidente siriano Bashar al-Assad.

La decisione di chiudere la Piazza Rossa è arrivata dopo che i servizi segreti di diversi Stati hanno messo in allarme molte città europee per un possibile attacco durante il periodo festivo: anche se non è chiaro se Mosca sia tra le capitali nel mirino, il capo della sicurezza della città, Alexei Mayorov, ha annunciato sul sito web della Capitale che tutti coloro che si presenteranno agli ingressi della Piazza Rossa per il conto alla rovescia verranno respinti.

La decisione di vietare al pubblico l'accesso a uno dei luoghi simbolo di Mosca ha scatenato non poche polemiche. «Chiudere la piazza Rossa la notte di Capodanno è come chiudere Times Square a New York» ha scritto l'analista Alexander Klyukin sul quotidiano Kommersant, suggerendo che dietro questo divieto c'è molto di più che una semplice registrazione televisiva alla quale potrà partecipare un ristretto numero di invitati. Nikolai Valuyev, deputato della Duma di Stato, ha detto che il divieto è molto probabilmente legato a problemi di sicurezza, mentre Irina Khakamada, un'altra politica russa, ha accusato i funzionari della città di consegnare nelle mani dell'Isis una vittoria. «In molte grandi città del mondo si garantisce la sicurezza nelle piazze la notte di Capodanno – ha tuonato - Ma noi come stiamo sfidando i terroristi? E se davvero stanno girando “Blue Light”, perché non consentono agli spettatori di guardare?».
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