Secondo una ricerca pubblicata di recente dalla ong Global Witness, il Brasile e le Filippine sono i due Stati più pericolosi al mondo per gli ambientalisti. Su 185 attivisti uccisi in tutto il mondo nel 2015, 33 vivevano nelle Filippine. «Se questo è un messaggio per far tacere altri attivisti anti-carbone come lei, allora si sbagliano di grosso - ha commentato Val De Guzman, del Movimento filippino per la giustizia climatica -. Dal sangue uscito dal corpo di Gloria spunteranno ancora più attivisti. Invece di farci stare zitti, rafforzeranno solo la nostra convinzione, che la minaccia nefasta del carbone deve finire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA