Roma, pestato l'ambientalista difensore dei migranti: calci in faccia con gli anfibi

Roma, pestato l'ambientalista difensore dei migranti: calci in faccia con gli anfibi
di Emanuele Rossi
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Giovedì 13 Agosto 2015, 05:57 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 18:50
«Forse mio marito è stato scambiato per un altro». A parlare è la signora Sabrina, la moglie dell'uomo massacrato di botte in pieno centro a Roma. La vittima dell'aggressione è Alessandro Putero, 49 anni, ex delegato comunale a Ladispoli e attivista per l'integrazione degli immigrati: è ricoverato al San Giovanni di Roma dopo essere stato pestato a sangue. Non si sa da chi, né quale sia il vero movente del raid di martedì notte attorno all'una in via Quattro Novembre, nelle vicinanze di piazza Venezia.

Putero era sceso dall'auto dirigendosi in un bar a prendere le sigarette. Inaudita la violenza con la quale lo ha colpito il misterioso assalitore: non si esclude che possa essere stato vittima del branco. L'ambientalista è stato preso a calci e pugni sulla testa e sul volto riportando la rottura del setto nasale e varie fratture sul viso. Il suo occhio destro è tumefatto e non è ancora sicuro possa recuperare la vista completamente. La prognosi dei sanitari è di oltre 90 giorni.



LA PROGNOSI

L'ex delegato all'Ambiente di Ladispoli, militante nell'associazione di "Libera" contro le mafie e attualmente disoccupato, dovrà essere sottoposto ad almeno due delicati interventi chirurgici. Ma chi si è scagliato con tale accanimento contro Putero? E perché lo ha fatto? Inizialmente, soprattutto nell'ambiente ladispolano, si era pensato a una spedizione punitiva a sfondo politico.



Tuttavia una riunione con il suo partito - Putero è militante Sel - l'aveva avuta diverse ore prima e in una città lontana parecchi chilometri da Roma, a Santa Marinella. Quindi l'idea di un inseguimento ad opera di avversari politici è presto svanita.



Poi ha preso corpo l'ipotesi che il ladispolano fosse finito nella trappola del "Knockout Game", il gioco violento che negli Stati Uniti ha provocato anche diverse vittime. Con il passare delle ore - come raccontato da Putero, ancora sotto choc per il pestaggio alla moglie che gli sta vicino in ospedale - si è fatta avanti l'idea che il 49enne possa essere stato assalito perché scambiato con un'altra persona.





Tutto è al vaglio degli agenti di polizia di Stato del commissariato Trevi alla ricerca di indizi e testimonianze di passanti nella zona, per poter risalire all'autore o agli autori del pestaggio grazie anche all'ausilio delle telecamere. Gli investigatori sarebbero sulle tracce di una giovane che, quella notte, ha dato l'allarme al 118 subito dopo l'aggressione. Sconvolta la famiglia di Putero che ha perso sue notizie per più di 12 ore, cercando disperatamente di chiamare gli ospedali romani. La moglie è distrutta.



«Alessandro è ancora sotto choc e fatica a parlare. - racconta Sabrina - Dovrà essere operato e speriamo non ci siano complicazioni. C'è il rischio che possa perdere la vista dell'occhio destro». Anche sull'orecchio del marito sono evidenti i segni delle percosse. «Come fosse scolpito sulla pelle - aggiunge la donna - si nota un timbro di un scarpa, più precisamente un anfibio, mi vengono i brividi: chi l'ha colpito lo ha fatto in un modo feroce».



I SOCCORSI

La polizia sta cercando di rintracciare la ragazza che ha chiamato i soccorsi, forse lei o qualcun altro ha preso il numero di targa di queste persone violente».