Crimea, 50 mila soldati russi ammassati lungo il confine con l'Ucraina. Obama: «Si ritirino»

La capitale della Crimea Sebastopoli
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Venerdì 28 Marzo 2014, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 22:34

Sono quasi 50.000 i soldati russi ammassati lungo il confine con l'Ucraina: lo stimano funzionari del governo Usa citati dal Wall Street Journal. Mosca «è pronta per un'offensiva su vasta scala», «mimetizza i suoi soldati e sta creando linee di rifornimento», affermano i funzionari statunitensi.

I russi «stanno attivamente mimetizzando le proprie posizioni e stanno creando linee di rifornimento utili per un dispiegamento di lungo periodo», scrive il Wsj citando «funzionari del governo Usa informati sugli ultimi rapporti di intelligence». I movimenti militari «suggeriscono che Putin stia posizionando le proprie forze nel caso decida di espandere la sua conquista della Crimea, prendendo altro territorio ucraino».

«Dipende cosa deciderà di fare - spiega un alto funzionario dell'amministrazione Obama -. (Putin) sta chiaramente preparandosi nel caso voglia entrare. La domanda è se la decisione politica è già stata presa». Ieri un responsabile ucraino aveva parlato di «100.000 soldati russi» ammassati al confine: «È un numero troppo alto - spiega un'altra fonte qualificata al Wsj -. E non è un problema di numeri: ne hanno abbastanza, e in grado di essere pericolose», precisa.

Obama: «Mosca ritiri le truppe» La Russia deve ritirare le proprie truppe ammassate al confine con l'Ucraina: è l'avvertimento lanciato dal presidente statunitense Barack Obama in una intervista a Cbs Today. Lo riferisce il corrispondente dell'emittente alla Casa Bianca.

Obama ha sottolineato che gli Stati Uniti «non hanno alcun interesse ad accerchiare Mosca». Il presidente russo Vladimir Putin «ha certamente travisato la nostra politica estera».

La Russia: «Risoluzione Onu controproducente» Il ministero degli Esteri russo, parlando della risoluzione adottata ieri dall'assemblea generale dell'Onu contro il referendum in Crimea e la sua unificazione alla Russia, ha sottolineato che si tratta di «Una iniziativa controproducente», che «non fa altro che complicare la soluzione della crisi politica in Ucraina».

«Gli ultimi avvenimenti in Crimea hanno dimostrato le nuove capacità delle nostre forze armate e l'alto livello morale dei militari», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ricevendo alcuni alti ufficiali in occasione della loro promozione. Il leader del Cremlino ha dato la sua autorizzazione alla restituzione delle armi e dei mezzi militari ucraini in Crimea dopo l'annessione della penisola alla Russia. La richiesta era stata avanzata dal ministro della difesa Serghiei Shoigu.

L'appello di Ianukovich Il presidente ucraino Viktor Ianukovich ha rivolto un appello al Paese tramite Itar-Tass: per preservare l'unità dell'Ucraina «serve un referendum in tutte le regioni per definirne lo status e non elezioni presidenziali».

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