La storia arriva da Blackpool, in Gran Bretagna, e sta indignando il web e l'intera penisola britannica. Le attenuanti alla pena comminata a ridotta a Thomas Field è quella di aver ammesso la colpevolezza e di essere stato investito dal rimorso per quanto fatto.
Per la mamma di Reece l'aggressione fu un atto di bullismo, poiché il figlio soffriva della sindrome di Sotos, noto come gigantismo cerebrale, che lo faceva apparire più magro e più alto rispetto ai suoi amici. «Non può parlare - spiega - ha bisogno di essere alimentato direttamente nello stomaco. La prognosi non è chiara, ma è chiaro che la sua vita sia cambiata per sempre».
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