A Verona cassiere non batte gli scontrini e intasca i soldi della spesa: colpo da seimila euro

A Verona cassiere non batte gli scontrini e intasca i soldi della spesa: colpo da seimila euro
di Stefania Piras
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Domenica 16 Novembre 2014, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 17:45
Una cresta di sei mila euro. Questa la cifra che si era trattenuto il cassiere di un supermercato di San Michele, in provincia di Verona. Il ventinovenne è stato smascherato da un gruppo di massaie pignole che quando rincasavano cercavano invano lo scontrino nella busta della spesa. Lo scontrino non c’era perché il cassiere lo annullava puntualmente girando i pagamenti delle spese in un apposito cassetto nero che a fine giornata riscuoteva lui. Le casalinghe infastidite hanno cominciato a spargere la voce. Troppo strano, ogni volta, non avere il rendiconto delle compere. La voce è arrivata all’orecchio di un carabiniere di quartiere e l’indagine sugli scontrini fantasma è partita. I militari hanno scoperto che il dipendente del supermercato passava regolarmente il codice a barre dei prodotti, registrava la somma, ma una volta incassati i contanti della spesa annullava tutto non stampando lo scontrino e, con una mossa veloce, faceva finta di infilarlo nelle buste. Così l’incasso delle spese spariva. Secondo i carabinieri in una sola giornata il giochino gli aveva fruttato 150 euro e complessivamente nell’ultimo mese circa sei mila euro. Il ragazzo è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato e continuato.