Il Tripadvisor delle baby sitter decolla: ci sono anche due uomini

Il Tripadvisor delle baby sitter decolla: ci sono anche due uomini
di Stefania Piras
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Novembre 2014, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Immaginate un Tripadvisor delle baby sitter. Esiste, si chiama okbabysitter.com. E’ un sito dove le tate caricano le loro foto profilo e le specialità (giochi, pasti, orari…) e poi i genitori le recensiscono. Ci sono già 343 genitori in cerca e 1140 baby sitter (due sono uomini) registrate che si sono messe in piazza, o meglio in bacheca, per lavorare e offrire il prezioso servizio alle famiglie in 2388 comuni coperti. Finora ci sono stati 263 contatti.

“Tutte le province italiane sono coperte” dice Lorenzo Guasti, fiorentino, 44 anni, ricercatore per il Miur, che ha fondato okbabysitter insieme a un altro scrupoloso papà quarantaduenne, Luca Bassani, di professione programmatore. “E’ nato due anni fa.

Tornavamo dalle vacanze e avevamo bisogno di una baby sitter. Abbiamo spulciato i siti ma erano tutti a pagamento. E ce ne siamo inventato uno completamente no profit”. Hanno cominciato off line spargendo la voce a colleghi e amici con volantini e passaparola, e poi si sono trasferiti sul web.

Ma come orientarsi? Meglio scegliere la giovanissima Federica o la navigata signora Darina? Il sito inserisce e organizza le esperienze dei genitori in un apposito sistema di feedback. Perciò più commenti arrivano e meglio funziona perché si possono filtrare più opinioni. Come AirB&B o BlaBlacar. Si possono lasciare commenti e giudizi sulla tata per promuoverla o anche solo per aiutare un collega genitore a trovare quello che fa per lui. Ci sono tantissime ragazze giovani e mamme che hanno lasciato il lavoro e dopo la maternità vogliono tornare a guadagnare. Come Barbara, che era stata licenziata e aveva tre figli. Si è iscritta per tornare sul mercato del lavoro e perché con solo lo stipendio del marito non ce la faceva.

Se si è esperti di social si può navigare indisturbati anche sul profilo facebook della tata che vorrà linkarlo. Lo avrà alleggerito di tutte le foto compromettenti e delle sbronze universitarie, direte. Sì, non è proprio come sceglierle fidandosi dell’istinto e delle sensazioni a pelle, ma gli ideatori hanno studiato tutto nei minimi particolari per dare un servizio affidabile al 100%. Prima di tutto non si vede subito il cognome della baby sitter, onde evitare contatti inappropriati. Quindi, per consultare tutte le offerte e andare a caccia della tata perfetta, bisogna registrarsi. Poi per contattarla si deve passare obbligatoriamente dal sito, e non scrivendo una mail. Il sistema farà arrivare la richiesta delle mamme e dei papà direttamente sulla bacheca della ragazze. Alla fine si incontreranno (qui entra in gioco il sesto senso) e pattuiranno autonomamente la prestazione. Così, giusto per evitare che si cerchi una baby sitter per adulti o altre intrusioni spiacevoli.

Che i genitori inventori facciano sul serio lo dimostra la nota legale pubblicata sul sito: una sorta di patto con gli utenti in cui si spiega che è vietato usare e raccogliere le informazioni reperite in modo diverso da quello che potrebbe fare una mamma. Cosa cambia trovare una tata su un sito o strappando un biglietto all’asilo? “Niente, la persona va comunque incontrata e conosciuta” dicono Luca e Lorenzo che sono entusiasti di questo servizio e vorrebbero estenderlo ad altri settori come le piccole riparazioni domestiche.

E dopo essersi abituati all’idea della baby sitter scelta online, ci si potrà sbizzarrire con stelline e voti su puntualità, affidabilità e disponibilità. Finora non è saltata fuori nessuna Mary Poppins (“praticamente perfetta sotto ogni aspetto” era la scritta che veniva fuori sul metro umano con cui si era misurata davanti a Jane e Michael Banks) ma neppure tate che per saltare la fila atterrano dal cielo con l’ombrello aperto.