Torino, costrette a prostituirsi con la minaccia di riti vudù

Torino, costrette a prostituirsi con la minaccia di riti vudù
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Domenica 20 Maggio 2018, 22:08
Pensavano che in Italia avrebbero trovato un lavoro e una vita migliore. Invece, sono state segregate in una casa e costrette a uscire solo per prostituirsi. Le donne, tutte nigeriane, erano terrorizzate dai loro carcerieri, che le minacciavano via Skype con riti vudù fatti da uno sciamano. Il giro di prostituzione è stato scoperto dai carabinieri della compagnia Torino Oltre Dora. Nei giorni scorsi, agli aguzzini, quattro in tutto, è stata notificata un'ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune e nella provincia del capoluogo piemontese e dell'obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria, emessa dal gip del Tribunale di Torino. Due componenti del gruppo sono ancora ricercati. Le accuse sono di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di tre connazionali.

Sono stati fermati la maman - 31 anni - e uno dei suoi collaboratori, che ha 22 anni.
Le ragazze si prostituivano in piazza Massaua e Lungo Stura Lazio. Alla fine della giornata dovevano consegnare l'interno guadagno ai capi per ripagare il debito di 30.000 euro contratto per arrivare in Italia. L'attività investigativa ha svelato l'esistenza di un gruppo criminale ben organizzato in grado di reclutare giovani ragazze nella città di Benin City (Nigeria) e di organizzarne la trasferta a Torino con sosta nel porto di Tripoli e nel Cie Napoli. La maman, dietro la minaccia di riti tribali, aveva il pieno controllo delle donne. Le minacciava di farle impazzire o di ucciderne i familiari.
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