Spazio, Paolo Nespoli allo Stato Maggiore dell’Esercito: ha raccontato la sua ultima spedizione

Spazio, Paolo Nespoli allo Stato Maggiore dell’Esercito: ha raccontato la sua ultima spedizione
di Elena Panarella
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Venerdì 8 Giugno 2018, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 17:13
Questa mattina, nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito, Paolo Nespoli, astronauta, ingegnere e Ufficiale della Riserva Selezionata dell’Esercito, ha tenuto, insieme agli astronauti protagonisti della missione Vita, una conferenza dal titolo «La spedizione 53 sulla stazione spaziale internazionale: avamposto umano nello spazio». 

Accolto dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, Nespoli ha incontrato una rappresentanza del personale militare in servizio presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e diverse delegazioni straniere, tra cui personale proveniente dalle ambasciate degli Stati Uniti d’America e della Federazione Russa. Nel corso della conferenza, gli astronauti hanno illustrato i lineamenti della missione, le difficoltà incontrate e l’importanza dell’addestramento e dell’affiatamento del team, fattori fondamentali per la riuscita della spedizione.

 


Il Generale Farina ha poi aggiunto: «Paolo rappresenta la meritocrazia, la capacità di affrontare le sfide e di risolverle col sacrificio e con l’applicazione. Lui come tanti altri nostri soldati, come ad esempio il Luogotenente Tresoldi che, in occasione della Festa della Repubblica dello scorso 2 giugno, è atterrato con un tricolore di oltre 450 metri quadri in via dei Fori Imperiali, ci dimostrano quotidianamente che addestramento, impegno e passione permettono di ottenere grandissimi risultati». In quest’ultima avventura durata 139 giorni, denominata «Vita» (acronimo che sta per Vitalità, Innovazione, Tecnologia, Abilità) e conclusasi con l’atterraggio nella steppa del Kazakistan lo scorso 14 dicembre, Nespoli ha compiuto oltre 60 esperimenti, alcuni dei quali, nel settore biomedico, saranno molto utili per lo studio della permanenza dell’uomo nello spazio per lunghi periodi, in previsione delle future esplorazioni, come quella su Marte. 

«Sono certo che nei prossimi anni riusciremo a capire se il pianeta rosso ha ospitato, oppure ospita ancora, forme di vita», ha poi commentato così Nespoli l’annuncio Nasa del ritrovamento di molecole organiche su Marte. In fondo, per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) «il nostro mondo è solo uno dei granelli di sabbia di quel che conosciamo». E ha poi aggiunto: «È la prima volta che ci ritroviamo tutti insieme da quando siamo rientrati». Nel raccontare l’addestramento e la missione scherza con il comandante, l’americano Bresnik, che mostra come sulla Iss si «possono fare flessioni solo su un dito grazie alla microgravità».
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