Minacce dei casalesi, il giornalista di Servizio pubblico Sandro Ruotolo sotto scorta

Minacce dei casalesi, il giornalista di Servizio pubblico Sandro Ruotolo sotto scorta
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Martedì 5 Maggio 2015, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 16:24
Sandro Ruotolo sotto scorta. Il giornalista della tramissione de La7 Servizio Pubblico e storico collaboratore di Michele Santoro è stato messo sotto protezione. La decisione è stata presa dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a seguito delle minacce di morte che il giornalista ha ricevuto da parte del capo del clan dei casalesi, Michele Zagaria.



All'origine delle minacce, un reportage di Servizio pubblico sulla Terra dei Fuochi, recentemente andato in onda, che conteneva un'intervista di Ruotolo a Carmine Schiavone. «Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila», dice il giornalista in uno dei passaggi. «Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno», è la risposta di Schiavone, pentito del clan, morto lo scorso febbraio.



A confermare la protezione è, in un tweet, la stessa redazione di Servizio Pubblico. «Il nostro giornalista Sandro Ruotolo - si legge sul social network - è sotto scorta. Il capo dei Casalesi, Michele Zagaria, intercettato in carcere: 'O vogl' squartat' vivo».



«La camorra è più che mai attiva e vuole colpire le persone che denunciano la sua attività, un copione vecchio e che conosco bene». Così Rosaria Capacchione, senatrice del Pd e componente della commissione Antimafia. «La forza dello Stato - aggiunge Capacchione - si misura anche sulla base della sua capacità di proteggere chi è impegnato in prima linea non solo nelle indagini, ma anche chi ha denunciato e denuncia pubblicamente i crimini e l'illegalità. La scorta è una misura difensiva; in Campania, soprattutto nella Terra dei Fuochi, è forse ora di fare qualcosa di più contro Zagaria e gli altri clan».



«Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a Sandro Ruotolo, esempio di professionalità e di impegno civile nella lotta alle mafie. Ci affidiamo alla competenza delle forze dell'ordine affinchè venga salvaguardata anche in questo caso nel nostro Paese la libertà di cronaca e di inchiesta contro chi opera per inquinare la nostra democrazia». Lo dichiara Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Pd.



«Vicini a Sandro Ruotolo, da sempre impegnato in prima linea nelle inchieste più difficili. Con lui sempre più determinati contro i poteri criminali». Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Nicola Latorre.



«Solidale con Sandro Ruotolo, grande giornalista minacciato dalla camorra. Caro Sandro, questi bastardi non fermeranno mai il tuo coraggio». Lo scrive su Twitter il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto.