Catania, uccide la figlia nel sonno: folla ai funerali. Il padre: «Perché non sono morto io?»

Catania, uccide la figlia nel sonno: folla ai funerali. Il padre: «Perché non sono morto io?»
di Veronica Cursi
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Lunedì 25 Agosto 2014, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 15:31

Perch non sono morto io?. Roberto Russo non si da pace, piange, si dispera. Come se un attimo di lucidit avesse spazzato via la follia che il 22 agosto gli ha fatto prendere un coltello da cucina nella sua casa di San Giovanni la Punta, avvicinarsi al letto dove aveva dormito con le figlie, ucciderne prima una, la più piccola, appena 12 anni, nel sonno. Poi girarsi e cercare di ammazzare anche l'altra che ha cominciato ad urlare e si è salvata per miracolo solo grazie all'intervento dei fratelli più grandi.

«Non sapevo che Laura fosse morta», continua a ripetere oggi l'uomo davanti al al Gip di Catania, Flavia Panzano e al sostituto procuratore Agata Santonocito. «Non è giusto, toccava a me», dice ed è un fiume in piena. E mentre in carcere si svolge l'interrogatorio di garanzia del padre assassino, nella chiesa madre di San Giovanni la Punta, paese del Catanese teatro della tragedia, si celebrano i funerali della piccola uccisa proprio da chi avrebbe dovuto amarla di più. «Nessuno potrà restituirmi mia figlia», ha detto la mamma tra le lacrime «pregate per sua sorella». Marika, infatti, la sorella di 14 anni, lotta ancora in ospedale tra la vita e la morte. Le sue condizioni sono stabili, ma la prognosi rimane riservata. Lei è Laura erano inseparabili, «una cosa sola», scrivevano su Facebook.

«Ci sentiamo tutti vicini alla famiglia, a Marica che soffre in ospedale», ha detto il parroco della Chiesa Madre di San Giovanni la Punta, affollatissima di persone, ci sono gli amici, i parenti, tanti ragazzi giovani come lo era Laura che aveva tutta la vita davanti.

San Giovanni La Punta, il piccolo paese in provincia di Catania, oggi si è fermato. La famiglia Russo qui era conosciuta da tutti. Per strada c'è un intero paese in lacrime, i negozi sono chiusi così come le strade del centro. Tanti i cartelli come quello con la scritta «Il tuo sorriso resterà sempre nei nostri cuori» i palloncini bianchi e le corone di fiori. Il sindaco Andrea Messina oggi ha proclamato il lutto cittadino.