Ravenna, maxi sequestro di viagra cinese, blitz in un sexy shop

Sequestrati farmaci illegali nei sexy shop
di Luisa Mosello
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Giovedì 2 Marzo 2017, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 09:13

Dieci mila farmaci illegali sequestrati nei sexy shop, un fermo,11 arresti, 36 persone indagate, 63 perquisizioni. E' il bilancio dell'operazione denominata Fidelio con cui la Guardia di Finanza di Ravenna stamattina ha smantellato un traffico di medicine pericolose per la salute e la sicurezza dei consumatori. Come si legge in una nota delle Fiamme Gialle si tratta di «prodotti provenienti per lo più dall’India e dalla Cina e che, proprio per la presenza di questi principi attivi farmacologici, sono qualificabili come medicinali secondo la normativa europea recepita dalla legislazione italiana (D.Lgs. 219/20 06). Prodotti, dunque, che possono essere commercializzati solo dopo la preventiva autorizzazione del Ministero della Salute e dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), esclusiva mente attraverso il canale delle farmacie e dietro prescrizione medica».

 

Il loro sequestro si è reso necessario "al fine di interromperne i flussi di vendita, nel prioritario scopo di tutelare la salute di quanti incautamente avrebbero potuto acquistare tali prodotti presso un sexy shop ed assumerli al di fuori di qualsivoglia controllo medico, così esponendosi a gravi rischi". Nel corso delle perquisizioni sono state trovate pillole e capsule contenenti Sildenafil e Tadalafil, principi attivi presenti nel Viagra e nel Cialis, spray alla lidocaina usata nelle anestesie locali, prodotti con sostanze medicinali illegali come Kamagra, Cobra, Super Dragon, P-Force, Cenforce, Stud 100, Silde, Extra Strong.  Oltre a sostanze stupefacenti, banconote false e proiettili. 

Le indagini sono partite da un controllo fiscale in un esercizio commerciale di articoli per adulti nel Ravennate e si sono concluse con il fermo del titolare del punto vendita, l'arresto di 11 persone accusate di commercio di sostanze medicinali contraffatte, 36 indagati e 63 perquisizioni. Il controllo infatti ha permesso ai Finanzieri della Compagnia di Faenza, coordinati del Sostituto Procuratore Angela Scorza, di ricostruire l’intera “filiera” distributiva dei prodotti illegali. Il principale fornitore si trovava a Pordenone. Da qui la catena illegale si diramava in 28 sexy shop di tutt'Italia tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.  Per aggirare i controlli i farmaci non autorizzati venivano nascosti dentro alcune scatole, insieme agli articoli autorizzati che facevano da copertura, e inviati con normali corrieri.

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