Palermo, mafioso offeso da malavitoso gli chiede il pizzo nella cappella del carcere

Palermo, mafioso offeso da malavitoso gli chiede il pizzo nella cappella del carcere
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Mercoledì 5 Agosto 2015, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 21:25
Si sentiva leso nella sua dignità di uomo d'onore dalle esternazioni fatte da un altro mafioso arrestato nel 2014 e finite nei verbali dell'operazione Reset. Così Pietro Liga, 49 anni, esponente della famiglia mafiosa di Bagheria, condannato a 10 anni per estorsione, finito in carcere nell'operazione Argo dell'anno prima, ha chiesto un pizzo di 20 mila euro per lavare l'onta. Ha avvicinato la vittima nella cappella del carcere dei Pagliarelli a Palermo e ha chiesto di consegnargli i soldi a titolo di risarcimento. Più volte nel braccio del Libeccio del penitenziario dove sono rinchiusi i due sono avvenute le richieste estorsive. Se la vittima non avesse pagato ci sarebbero state ritorsioni nei confronti dei familiari. Da 20 mila euro le richieste sarebbero scese a 2.500 euro. A chiedere i soldi alla moglie del detenuto anche la moglie di Liga, Rosa Costantino di 52 anni, e la figlia Maria di 25 anni. Liga con moglie e figlia sono accusati di tentativo di estorsione aggravato dal metodo mafioso e hanno ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare: Liga in carcere le due donne ai domiciliari.
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