Nuoro, studente ucciso, sub nel lago Monte Lerno: si cerca un altro cadavere

Nuoro, studente ucciso, sub nel lago Monte Lerno: si cerca un altro cadavere
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Martedì 12 Maggio 2015, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 14:14

Ora, come si sospettava da subito, si cerca un secondo cadavere: quello di Stefano Masala. Il nucleo subacquei dei carabinieri di Cagliari sta scandagliando il lago di Monte Lerno, in territorio di Pattada (Ss), a poca distanza da dov'è stata trovata bruciata la Opel Corsa del 29enne di Nule il giorno dopo il delitto di Gianluca Monni, lo studente 19enne di Orune ucciso venerdì mattina in corso Repubblica con tre fucilate mentre attendeva il pullman per andare a scuola.

La sparizione di Masala sarebbe infatti legata all'omicidio Monni.

I militari stanno setacciando anche le campagne di Nule con unità cinofile.

Ci sarebbe una novità importante e un dubbio sarebbe stato sciolto nell'ambito dell'indagine sul delitto Monni e la scomparsa di Stefano Masala, i due casi ormai uniti sotto un'unica indagine dalla procura di Nuoro che riguardano l'assassinio di Gianluca Monni, studente 19enne ucciso venerdì mattina con tre colpi di fucile caricato a pallettoni, e la scomparsa del 29enne di Nule (Ss), Stefano Masala, sparito la sera prima del delitto, giovedì pomeriggio, con la sua Opel Corsa grigia ritrovata bruciata sabato mattina nelle campagne di Pattada (Ss).

L'auto usata dai killer, da subito indicata dai testimoni come un'utilitaria scura, sarebbe proprio la Opel Corsa grigia di Masala, riconosciuta anche da alcuni particolari che avevano fornito i suoi familiari: degli addobbi bianchi come quelli usati nei matrimoni. Impossibile invece identificare l'assassino, che avrebbe sparato Monni da distanza ravvicinata, travisato dal cappuccio della felpa calato in testa e passamontagna, anche se i sospetti degli inquirenti, che hanno innalzato una cortina di ferro con i giornalisti, sarebbero concentrati su due giovani dello stesso paese di Masala, Nule.

E ci sarebbe anche terzo sospettato che potrebbe aver indotto in inganno Masala per rubargli l'auto. La vicenda, per delicatezza e complessità, si fa sempre più intricata. Erano attesi già da domenica dei provvedimenti imminenti della procura nuorese, che invece non sono arrivati. Se è stato sciolto il primo interrogativo, ovvero se la Opel Corsa grigia sulla quale si è allontanato giovedì sera da casa sua Masala (e trovata bruciata sabato mattina nelle campagne di Pattada) sia la stessa che hanno usato i killer per uccidere Monni, c'è da collocare al proprio posto, con precisione, ogni tassello del complicato quadro investigativo e fare piena chiarezza su alcuni fatti.

Chi c'era dei ragazzi di Nule ad Orune la sera del 13 dicembre scorso per la festa 'Cortes Apertas', quando scoppiò la rissa in un locale da ballo tra gli orunesi e i nulesi che fecero apprezzamenti pesanti sulla fidanzata di Gianluca Monni che intervenne a difenderla e si trovò una pistola puntata in faccia? Ancora: quella pistola da quale tasca è spuntata fuori? E soprattutto, che fine ha fatto quell'arma che fu 'sequestratà ai nulesi? O quelle armi che qualcuno avrebbe reclamato dopo la furibonda rissa e la conseguente cacciata dei nulesi da Orune? Che altri rapporti delicati ci sono tra la scomparsa di Masala e l'omicidio di Monni?

Masala sarebbe entrato infatti nella vicenda suo malgrado perché forse presente a Orune quel 13 dicembre per Cortes Apertas e questo è un altro aspetto su cui far luce. C'è ancora da chiarire anche il quadro della sua scomparsa. Potrebbe essere stato ucciso. Misteri a cui la procura di Nuoro e i carabinieri stanno cercando di dare una risposta

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