De Luca al pm: «C'era una cimice nel mio studio alla Regione»

De Luca al pm: «C'era una cimice nel mio studio alla Regione»
di Leandro Del Gaudio
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Domenica 19 Giugno 2016, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 14:45

C’era una microspia nell’ufficio del governatore della Campania. La scoperta un anno fa, ora De Luca ne ha parlato con i magistrati romani che indagano sul presunto tentativo di un avvocato di ottenere una nomina di peso nella sanità sfruttando il ruolo della moglie, giudice facente parte del collegio che accolse il ricorso di De Luca contro la sospensione scattata nei suoi confronti per la legge Severino.

Una vicenda approdata a una conclusione formale, con lo stralcio di De Luca (destinato a una probabile archiviazione), e avvisi di chiusa inchiesta a carico di Nello Mastursi (ex responsabile dello staff politico del presidente) e dell’avvocato Guglielmo Manna, che aspirava a una nomina, del giudice Anna Scognamiglio e di altri presunti intermediari. Ci si interroga sul perché la cimice fosse stata piazzata nella stanza del governatore, appena insediato, e da chi: se fosse legalmente autorizzata da un pm o no; ma soprattutto chi si volesse intercettare: Caldoro, l’inquilino uscente? O De Luca? 

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