False fatture in Irpinia, indagata moglie Ciriaco De Mita

False fatture in Irpinia, indagata moglie Ciriaco De Mita
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Lunedì 28 Maggio 2018, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 12:58
C'è anche Annamaria Scarinzi, moglie dell'ex leader democristiano Ciriaco De Mita, tra le dieci persone indagate dalla procura di Avellino nell'inchiesta su un presunto giro di false fatture che ha portato stamane la Guardia di Finanza a sequestrare le strutture della onlus Aias operanti nel settore della riabilitazione nei comuni di Nusco e Calitri. I sigilli sono scattati nella tarda mattinata e fanno seguito alla chiusura del centro Aias di Avellino, avvenuta lo scorso mese di febbraio per iniziativa della Asl, per carenze igienico-sanitarie.

Annamaria Scarinzi è presidente dell'associazione 'Noi con lorò che aveva fittato alla onlus i locali per le attività sanitarie. Ciriaco De Mita, che ha compiuto 90 anni nel gennaio scorso, dopo una carriera politica ai vertici delle istituzioni - fu tra l'altro segretario della Dc e presidente del Consiglio negli anni '80 - oggi è sindaco di Nusco, il piccolo comune irpino dove risiede da sempre. La motivazione delle misure eseguite stamane sarebbe riconducibile alle attività legate all'ex presidente dimissionario dell'Aias, Gerardo Bilotta, e alla presidente dell'Associazione «Noi con Loro», Anna Maria Scarinzi, ai quali sono stati posti sotto sequestro i rispettivi conti correnti. Il blitz di oggi aggiunge un altro capitolo all'inchiesta aperta dal Procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, che vede dieci indagati a vario titolo, tra questi Bilotta e Scarinzi, per false fatturazioni, riciclaggio e associazione a delinquere.

In particolare, gli inquirenti indagano su fatture per 817 mila euro a favore di un bar e di una società di informatica emesse dall'Aias di Avellino, a cui l'associazione «Noi con Loro» aveva fittato da anni le strutture nelle quali venivano svolte le attività sanitarie e ambulatoriali.
Un altro fronte dell'inchiesta, riguarda la situazione contabile dell'Aias, che nel frattempo è stata commissariata dai vertici nazionali, nella quale spiccano 5 milioni di debiti accumulati nei confronti di Inps e Agenzia delle Entrate. Dopo la chiusura del centro di Avellino, i 280 pazienti, adulti e bambini con patologie dello spettro autistico e alle prese con attività riabilitative post ischemiche, sono stati trasferiti e presi in cura da centri e ospedali della Asl di Avellino. I 150 dipendenti dei tre centri Aias soltanto di recente hanno ottenuto il pagamento di tre mensilità dopo oltre sette mesi senza stipendio.
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