I giudici hanno dunque accolto la richiesta del sostituto procuratore generale Antonio Iervolino, cui si erano associati i difensori di parte civile: Elena Coccia per il Comune di Portici, Francesco Cristiani per la sorella, le figlie e la madre della vittima, Mario Ruberto per l'Ordine degli avvocati (Perillo infatti è stato condannato anche per l'attentato incendiario allo studio dell'avvocato Maurizio Capozzo, ex difensore della Buonocore) e Giuseppe Dardo per il Comune di Napoli. I difensori di Perillo, Nicolas Balzano e Lucio Caccavale, hanno annunciato che ricorreranno per Cassazione. Il 22 maggio scorso la Corte d'assise d'appello di Napoli ha confermato la condanna rispettivamente a 18 e 21 anni di carcere nei confronti di Giuseppe Avolio e Alberto Amendola, riconosciuti esecutori materiali del delitto.
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