Lucca, Cassazione: nessun risarcimento per gli automobilisti bloccati in macchina a causa della neve

Lucca, Cassazione: nessun risarcimento per gli automobilisti bloccati in macchina a causa della neve
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Lunedì 12 Marzo 2018, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 12:19
Gli automobilisti che restano per ore bloccati in macchina quando le strade sono impraticabili a causa di abbondanti nevicate, non hanno diritto a ottenre un risarcimento danni. L'ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso di alcuni conducenti rimasti imprigionati a lungo a bordo dei loro veicoli, a causa della nevicata del 17 dicembre 2010 che aveva bloccato la strada provinciale 65 della provincia di Lucca. Nel ricorso, gli automobilisti hanno sottolineato che «ai sensi dell'articolo 14 del Codice della strada, gli enti proprietari erano tenuti a garantire la sicurezza, la manutenzione e l'efficienza delle strade e che nei giorni precedenti la nevicata i servizi meteo avevano lanciato ripetuti segnali di allerta, ignorati dall'amministrazione provinciale, che non aveva adottato alcuna forma di intervento preventivo».

Sia il Tribunale di Lucca nel 2015, che la Corte d'appello di Firenze nel 2016, avevano già respinto le richieste di risarcimento. Per la Cassazione, che ha confermato la sentenza di secondo grado, «la valutazione in ordine alla straordinarietà o meno dell'intensità del fenomeno atmosferico costituisce profilo di fatto che non può essere valutato in questo sede, se non per evidenziare che i giudici di merito hanno precisato che non si poteva pretendere il mantenimento di un apparato di uomini e mezzi per fronteggiare un evento rarissimo, se riferito alle straordinarie condizioni del fenomeno».
Quel giorno, infatti, a causa della neve «in Toscana e in quasi tutto il centro-nord tutte le arterie stradali e ferroviarie erano andate in crisi». Per quanto riguarda la nevicata, si rileva che la sua imprevedibilità «riguarda l'eccezionalità e non il fenomeno in sé». Come già rilevato dai giudici d'appello, «data l'estensione della perturbazione, il blocco stradale» preteso dagli automobilisti «avrebbe dovuto essere totale e quindi impossibile a disporsi e mantenersi già soltanto per ragioni evidenti di numero spropositato di persone che avrebbero dovuto provvedervi». Gli automobilisti, oltre a perdere il ricorso, sono stati condannati anche a pagare 3.200 euro di spese legali.
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