Perugia, alle porte del centro pedoni a rischio per gli attraversamenti invisibili. Il caso di largo Cacciatori delle Alpi

Strisce pedonali cancellate tra via Fiorenzo di Lorenzo e largo Cacciatori delle Alpi a Perugia
di Riccardo Gasperini
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Venerdì 8 Marzo 2024, 08:30

PERUGIA - Attraversamenti sbiaditi, in qualche caso quasi o del tutto scomparsi, con il conseguente aumento del rischio per i pedoni di essere investiti. Di situazioni pericolose ce ne sono in tutta la città, ma la mappa delle zone rosse parte dalla fascia principale, quella del centro storico. O meglio, quella alle porte dell’acropoli: la zona di largo Cacciatori delle Alpi e piazza Partigiani. Uno dei punti dove si registrano i maggiori flussi di pedoni tra perugini e turisti vista la presenza di parcheggi, stazione dei pullman, scale mobili. Eppure, proprio in una delle principali porte di ingresso del centro, la segnaletica orizzontale sembra essere messa proprio male. I numeri raccontano chiaramente la situazione: su sette attraversamenti presenti nella zona, cinque sono quasi inesistenti. Uno è diventato praticamente un ricordo visto che non si vede più. Una situazione da bollino rosso.

Va detto che in tutti i casi c’è la segnaletica verticale, cioè i cartelli a sfondo blu con il disegno delle strisce, a segnalare agli automobilisti la presenza dell’attraversamento, ma la mancanza delle grandi bande bianche rappresenta di certo un elemento di pericolo per chi si sposta a piedi. Fra i punti più critici, c’è senza dubbio l’attraversamento del tratto iniziale di viale Roma, a ridosso della rotatoria di largo Cacciatori delle Alpi. Lì le zebre non si vedono letteralmente più. A nemmeno cento metri di distanza, anche l’attraversamento finale di via Cacciatori delle Alpi risulta poco visibile. Lì c’è anche il tema dell’alta velocità. Capita spesso di imbattersi in auto che inchiodano all’ultimo in quel tratto dove la situazione è aggravata dal problema della sosta selvaggia a bordo strada, che non aiuta di certo la visibilità.

FRONTE TERMINAL BUS Cambiando fronte, la zona di piazza Morlacchi antistante la stazione dei pullman (via Fiorenzo Di Lorenzo) non gode certo di miglior salute. L’attraversamento è praticamente invisibile e la vicinanza alla rotatoria con il monumento a Garibaldi garantisce un minimo di sicurezza, visto che in quel punto gli automobilisti sono costretti a ridurre la velocità.

Ma resta comunque il rischio. Per quella zona c’è anche un problema in più. L’attraversamento fronte stazione, in teoria, sarebbe interdetto da una serie di dissuasori che separano la corsia riservata ai bus a quella del traffico comune. Ma nonostante questo ogni giorno c’è chi sfida la sorte. In questo caso, nonostante ci sia anche un segnale a ricordare che lì non si può attraversare, a pesare è la mancanza di rispetto delle regole dei pedoni.

GLI ALTRI CASI Le segnalazioni relative agli attraversamenti sbiaditi, come detto, toccano praticamente ogni quartiere della città. Dalla città compatta alla periferia, non c’è posto che si salva. La maggior parte delle polemiche arrivano dalle aree più frequentate, come ad esempio quella di Fontivegge. Percorrendo via Fasani, il sottopasso del Broletto e poi via Sicilia, i vari punti di attraversamento risultano per lo più scoloriti. Come accade in centro, anche l’area di Fontivegge ha il suo punto dolente: via Mario Angeloni, nel primo tratto di curva poco dopo la stazione. Anche lì non è previsto attraversamento a raso, ma ci sono sottopasso e sovrappasso. Eppure, ogni giorno, c’è chi rischia grosso attraversando il tratto a tre corsie dove, tra l’altro, si verificano anche casi di alta velocità. La situazione lì è resa ancor più esplosiva dalla mancanza delle strisce di delimitazione delle corsie. Insomma, un quadro complesso nonostante, va sottolineato, durante l’anno vengono disposti vari interventi di riqualificazione della segnaletica orizzontale da parte del Comune. La quantità di strade e chilometri da coprire è però vasta e spesso i problemi corrono più veloci degli interventi.

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