Salvatore ha partecipato alla messa seduto in prima fila alla destra dell'altare mentre dall'altro lato c'erano i parenti della moglie. Le testimonianze di fiducia espresse da tutta la famiglia Rea nei confronti di Salvatore Parolisi sembrano ormai svanite nel nulla.
Il grande gelo è sceso in chiesa. Neppure uno sguardo è stato scambianto tra i componenti delle due famiglie. Durante tutto il rito funebre tra Salvatore e i genitori e il fratello di Melania neppure un cenno con il capo, uno sguardo di comprensione. E, al momento dello scambio del segno della pace nessuno dei Parolisi o dei Rea si è alzato per andare verso l'altra famiglia per stringere la mano.
Dall'altare hanno ricordato la vittima un cugino di Melania che ha letto uno scritto composto dal padre della giovane, Gennaro Rea e dal fratello di Melania, Michele. Nel messaggio il padre ha parlato di «un vuoto incolmabile, si cercano risposte a tanti perchè. Melania è stata portata via da un destino crudele che l'ha strappata con violenza inaudita ai suoi affetti. Niente sarà più come prima. La speranza è che continui a vegliare su chi l'ha amata a cominciare dalla figlia che continuerà a vegliare dall'alto».
Prima del rito, Parolisi era entrato nella chiesa di Santa Maria del Pozzo sorretto da un amico, e si era inginocchiato in lacrime soffermandosi alcuni minuti davanti alla bara. Poi si è seduto in prima fila dove amici e familiari lo hanno abbracciato per porgergli le condoglianze.