Una bara in frassino dal valore di 1.500 euro, un viaggio blindatissimo dall'Aquila a Castelvetrano e infine la tumulazione in un cimitero off-limits: questi gli ultimi atti della storia del boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, morto all'1.57 di ieri notte.
Messina Denaro, la maestra Bonafede e i viaggi in tutto il mondo: i misteri della "saga" del boss
Gli ultimi atti
Sarà una bara da 1.500 euro a trasportare la salma di Matteo Messina Denaro dall’Aquila alla cappella di famiglia, nel cimitero di Castelvetrano. Come riporta il Corriere, è stata Lorenza Guttadauro - la nipote del boss - a recarsi all'impresa di pompe funebri "Pacini" per acquistare il feretro. Una bara in legno chiaro, in frassino, che accompagnerà Matteo Messina Denaro nel suo ultimo viaggio verso il cimitero.
U siccu non verrà infatti cremato - come accadde per Bernardo Provenzano -, ma sarà sepolto nella cappella di famiglia vicino al padre Francesco, capomafia della provincia di Trapani. Fuori, un angelo di marmo ad accoglierlo. Niente funerale, ma solo una cerimonia veloce - domani notte o all'alba di giovedì - con decine di agenti per monitorare la situazione. Se la chiesa vieta i funerali religiosi ai mafiosi e ai boss, c'è da dire che è stato lo stesso Messina Denaro a non volerlo.
Prima della tumulazione, però, il viaggio fino a Castelvetrano. Un viaggio lungo almeno dodici ore, blindatissimo per motivi di ordine pubblico, con staffette di scorta di polizia e carabinieri al corteo funebre.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout