Per gli investigatori l'uomo, che soffriva di epilessia oltre che di disturbi psichici, era andato in bagno a fumare ma si sarebbe sentito male: la sigaretta gli sarebbe caduta addosso bruciando in un istante la tuta acrilica che indossava.
«Noi siamo più che tranquilli. La magistratura sta giustamente facendo il suo lavoro. Abbiamo tutte le autorizzazioni e il numero dei pazienti e del personale è in regola», ha commentato don Alessandro D'Acunto, responsabile dell'istituto Don Orione: «Anche l'impianto antincendio ha funzionato subito. Purtroppo - ha aggiunto - per questi pazienti la sigaretta è l'unica consolazione, l'unico momento di evasione. Ma gli infermieri avevano fatto il giro dieci minuti prima ed era tutto a posto. Non appena è scattato l'allarme sono intervenuti ma non c'è stato nulla da fare».
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