Sono stati condannati anche Giovanni Marino (18 anni e 8 mesi), il giovane che guidava l'auto del killer, Anna Altamura (14 anni), la donna che con un sms aveva dato il segnale che la vittima predestinata, Domenico Gargiulo, stava uscendo dal palazzo, e i due figli della donna, Carmine e Gaetano Annunziata (rispettivamente 16 e 14 anni); tutti ad eccezione di Baldassarre hanno collaborato alle indagini.
Poco prima che il gup si ritirasse in camera di consiglio, Baldassarre aveva confessato chiedendo perdono ai familiari della vittima. Lino Romano, 30enne di Cardito, nel Napoletano, fu ucciso il 16 ottobre dell'anno scorso alla periferia di Napoli con 14 colpi di pistola. Il giovane, incensurato e senza alcun legame con la malavita, venne ammazzato un scambio di persona. I killer sono entrati in azione quando la vittima, lasciata l'abitazione della sua fidanzata, salì a bordo della sua auto per raggiungere degli amici per una partita di calcetto, nel quartiere Marianella. Salvatore Baldassarre venne arrestato il 13 marzo scorso dai carabinieri a Napoli: l'uomo era ritenuto affiliato al clan 'Abete-Abbinante-Notturno'. Al momento dell'arresto era a Marano, nel Napoletano, ed era armato.
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