Grazie al suo intervento su un treno sulla linea Roma-Firenze fu infatti possibile smantellare l’articolata rete creata dal gruppo criminale denominato Nuove Brigate rosse, attraverso l’arresto dei suoi leader responsabili degli omicidi dello stesso poliziotto eroe, del prof. Massimo D’Antona e del prof. Marco Biagi. L’intitolazione del Commissariato alla memoria del Sovrintendente Petri, già insignito della “Medaglia d’Oro al Valor Civile” e della “Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo”, dal presidente della Repubblica, è inoltre una dimostrazione d’affetto da parte del territorio perugino alla famiglia del poliziotto.
Pansa ha ricordato come “la memoria di Petri oltre al valore dell’atto in se’ è stato anche un risultato importante dal punto di vista della lotta al terrorismo perché ha segnato la fine del fenomeno brigatista del terrorismo interno. Oggi il terrorismo internazionale - ha aggiunto Pansa - ci invita a nuove sfide: ma noi possiamo contare sugli uomini e sulle donne della forze dell’ordine che come Petri svolgono quotidianamente il loro lavoro con impegno e dedizione”.
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