Agenzia delle Entrate, resta Ruffini. Dogane, Alesse al posto di Minenna

Le decisioni: conferma anche per Alessandra Del Verme a capo dell’Agenzia del Demanio. Spoils system (per ora) limitato: rimosso solo il dirigente dei monopoli espresso dai 5stelle

di Luca Cifoni
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Mercoledì 11 Gennaio 2023, 00:18 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 17:49

Due conferme su tre nelle caselle “pesanti” delle agenzie fiscali. In attesa di altre mosse sui vertici dei Dipartimenti chiave dei dicasteri. Lo spoils system del governo Meloni entra nel vivo (in realtà qualche nomina c’era già stata) con Entrate, Demanio e Dogane, pezzi importantissimi della pubblica amministrazione. Ai vertici delle prime due agenzie resteranno Ernesto Maria Ruffini e Alessandra Dal Verme, mentre alle Dogane (ente che include anche i Monopoli e dunque il settore dei giochi) arriverà Roberto Alesse, dirigente pubblico di lungo corso e già presidente della commissione di garanzia sullo sciopero. In uscita l’attuale numero uno Marcello Minenna, a suo tempo espresso dal Movimento Cinque Stelle.

LA NORMATIVA

Sul piano giuridico, le procedure di nomina avviate dal consiglio dei ministri di ieri sera derivano dalla legge Bassanini (poi rivista negli anni successivi) in base alla quale i dirigenti apicali dello Stato devono essere confermati oppure sostituiti entro 90 giorni dall’insediamento di un nuovo esecutivo.

La normativa è stata estesa dai capi Dipartimento fino ai direttori delle Agenzie fiscali.

Dunque sarà Ruffini a coordinare la macchina del fisco anche durante la nuova fase avviata dall’esecutivo. Avvocato tributarista, dopo aver debuttato nel 2015 alla guida dell’allora Equitalia (con il governo Renzi) era poi passato al timone delle Entrate nel 2017 (che ha assorbito la Riscossione) restandovi fino alla fine della legislatura. Dopo la parentesi del governo giallo-verde, è tornato al vertice a inizio 2020 con il Conte 2. Gestendo la difficile fase della pandemia, con conseguente sospensione degli avvisi fiscali e delle cartelle e proseguendo poi l’azione di contrasto all’evasione, soprattutto sul fronte dell’ammodernamento tecnologico e su quello della semplificazione. Un’azione che ha dato buoni risultati anche in termini quantitativi. «Ringrazio il governo per la fiducia dimostrata, è un onore per me servire il Paese» ha commentato Ruffini.
Nell’ambito dell’amministrazione finanziaria la scelta del direttore delle Entrate si aggiunge a quella già fatta per il Dipartimento Finanze, dove dopo il lungo “regno” di Fabrizia Lapecorella è sbarcato da pochi giorni Giovanni Spalletta.

Per il Demanio è arrivato il via libera ad Alessandra Dal Verme, già numero uno da metà 2021 per decisione del governo Draghi. Dal Verme vanta una lunga carriera alla Ragioneria generale dello Stato, dove era stata tra l’altro alla guida dell’ispettorato generale per gli Affari economici. Roberto Alesse invece è attualmente capo di gabinetto del ministro della Protezione civile e delle politiche del mare. Dal 2011 al 2016 ha guidato l’autorità che si occupa di conciliare - nell’ambito dei servizi pubblici- il diritto di sciopero con quelli dei cittadini-utenti. Per i prossimi giorni restano alcune scelte fondamentali da fare; a partire dal Dipartimento del Tesoro e dalla Ragioneria generale dello Stato, snodi cruciali del ministero dell’Economia dove attualmente siedono Alessandro Rivera e Biagio Mazzotta.

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