Primi passi per una legge che riduce l'orario di lavoro? Intanto il sottosegretario Claudio Durigon dice che non è contrario alla cosiddetta "settimana corta".
Settimana corta, Durigon: «Sono favorevole»
«Io sono favorevole a prevedere strumenti per incentivare la contrattazione collettiva e aziendale per la sperimentazione della riduzione dell'orario lavorativo a parità di salario», e a parità di «produttività». Cosa, peraltro, già avvenuta in alcune aziende e per alcuni contratti.
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Lo ha detto all'ANSA il sottosegretario al Lavoro Durigon interpellato dopo il suo intervento in aula su alcune mozioni sul precariato.
Settimana corta, cos'è
La settimana corta è una settimana lavorativa di 4 giorni. L'idea è quella di ridurre il numero di giorni lavorativi in una settimana, mantenendo comunque la stessa quantità di ore lavorative e lo stesso salario.
I favorevoli sostengono che lavorare solo quattro giorni a settimana consentirebbe di ottenere una maggiore flessibilità sul lavoro, soddisfacendo sia le esigenze dei dipendenti che quelle delle aziende. Questo modello potrebbe portare a una maggiore produttività e soddisfazione dei lavoratori che potrebbero beneficiare di più tempo libero per dedicarsi alla famiglia, agli hobby o a una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata.
Chi è contrario invece dice che i dipendenti sarebbero sommersi di lavoro: si tratterebbe di gestire più compiti e scadenze in un arco di tempo più limitato. E quindi si parla di rischio "burnout". Altro elemento: potrebbe non essere adatta per tutte le aziende o settori.