Matteo Salvini: «Bruxelles rifletta sulle sanzioni alla Russia». Draghi: «L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina»

Lo scambio di battute tra i due leader nel corso del meeting di Rimini

Salvini-Letta, polemica su sanzioni alla Russia. «Non vorrei alimentino guerra», «Non cedere a ricatti Putin»
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Martedì 23 Agosto 2022, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 00:00

Le sanzioni alla Russia accendono la polemica politica. In particolare tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il segretario del Pd Enrico Letta. Teatro dello "scontro" il meeting di Rimini. «Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra. Spero che a Bruxelles stiano facendo una riflessione», dice Salvini. E a distanza replica Letta: «La cosa peggiore che si possa fare è dare segnali di cedimento a Putin». «La Russia deve porre fine alla sua occupazione illegale, ai suoi attacchi brutali contro i civili disarmati. L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina. Siamo con voi nella vostra lotta per resistere all'invasione russa, per ripristinare l'integrità territoriale dell'Ucraina, per proteggere la vostra democrazia e la vostra indipendenza». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo alla conferenza per la Crimea in corso in Ucraina.

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L'intervento di Salvini

«Sulle sanzioni alla Russia bisogna guardare i numeri: l'avanzo commercial della Russia è 70 miliardi di dollari, per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l'utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti ma se funziona al contrario rischiamo di andare avanti dieci anni: uno strumento che doveva dissuadere Putin nell'attacco finisce con il favorirne l'economia», ragionava Salvini.  «Guardiamo i numeri: le sanzioni colpiscono più i paesi sanzionatori e la Russia sanzionata», ha aggiunto ricordando comunque che «la Lega finora ha sempre approvato tutto, in Italia e in Europa».

 

La replica di Letta

Secca la replica del segretario dem: «Le sanzioni alla Russia sono una scelta europea.

Putin ci ricatta e davanti ai ricatti non si risponde con i cedimenti: sarebbe il segnale peggiore che si possa dare», sottolinea replicando al leader leghista.

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