Elezioni 2022, diretta. Letta: «Reddito di cittadinanza va cambiato». Meloni: ho fatto la cameriera, ho imparato molto

La giornata politica in diretta dopo la chiusura della presentazione delle liste

Elezioni 2022, diretta. Leader a confronto al Meeting di Rimini: incontro con Letta, Meloni, Salvini, Tajani, Lupi e Rosato
13 Minuti di Lettura
Martedì 23 Agosto 2022, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 20:05

Alla sua «prima volta» al Meeting dell'Amicizia, Giorgia Meloni incassa molti applausi dalla platea. A 32 giorni dall'apertura delle urne, l'incontro fra i leader politici davanti al popolo di Cl di fatto «battezza» il ciclo dei confronti. Un panel (tanto) lungo, quasi due ore e mezza, molto franco ed a tutto campo, quello andato in scena tra Luigi Di Maio (Ic), Enrico Letta (Pd), Maurizio Lupi (Noi Moderati), Giorgia Meloni (Fdi), Ettore Rosato (Iv), Matteo Salvini (Lega) ed Antonio Tajani (Fi). Concentrato non solo sull'immediata attualità, prevalentemente caratterizzata dalla fiammata registrata nelle ultime settimane dal prezzo dell'energia, ma anche su temi più squisitamente politici: dalle riforme istituzionali alla scuola, dal lavoro al ruolo dei partiti politici.

Matteo Salvini: «Bruxelles rifletta sulle sanzioni alla Russia». Draghi: «L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina»

IL MEETING

Al netto dei forti battimani per Maurizio Lupi, che per la sua storica vicinanza al movimento di don Giussani qui è proprio «di casa», nel confronto sul palco la leader di Fdi incassa numerosi applausi. Meloni finisce con il superare, pur se di misura, anche Matteo Salvini ed Antonio Tajani, entrambi vecchie conoscenze della kermesse riminese, che pure vellicano il 'popolo di Cl' su temi ad esso assai cari, dalla sussidiarietà alla difesa delle scuole paritarie. Da più parti si è sentito urlare «Giorgia, Giorgia», soprattutto dai giovani in sala. Più fredda pur se cortese, invece, l'accoglienza che della platea va a Luigi Di Maio. E non caldissima è quella tributata ad Enrico Letta, che pure il popolo di Cl conosce bene visto che, come lo stesso segretario Dem ha ricordato, al Meeting è stato tante volte in diverse vesti.

È proprio a Letta che la platea riserva l'unica, pur se moderatissima, contestazione: un «Noooo» si leva in coro nell'enorme Auditorium pieno di gente quando l'ex presidente del Consiglio propone l'estensione dell'obbligo scolastico alla scuola materna e fino alla maturità. Ma poi anche per lui tornano applausi. Il confronto è preceduto da un veloce 'brainstorming' tra i leader, che avviene in un cortile della Fiera a favore di telecamere e fotografi. «Ma guardate che noi ci vediamo e ci parliamo sempre...», dice Meloni ai cronisti incuriositi.

 

IL CONFRONTO

La foto di quella tranquilla chiacchierata tra avversari attorno a un tavolo sotto un ombrellone la usa sui social Giuseppe Conte per ribadire che al confronto di Rimini «non è stata ospitata la voce del Movimento 5 Stelle». «C'era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno ad un tavolo trovano sempre l'accordo. Poi ci siamo noi, diversi da loro. Scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci. Come le persone che difendiamo: lavoratori, giovani e piccole imprese non garantiti e tutelati da nessuno», commenta il leader M5S, riferendosi al fatto che nessun esponente del Movimento è stato invitato a intervenire non solo al confronto tra i leader ma in nessuno degli oltre novanta panel in cui si articola la settimana riminese. Poi, tre sessioni di domande e risposte sottolineate da applausi e commenti di una platea decisamente attenta ed interessata. Con Meloni che, a proposito di reddito di cittadinanza, cita e fa proprio l'intervento di Giovanni Paolo II al Meeting e che rileva che «Dio sa se fare la cameriera non mi insegnato di più di quanto lo ha fatto il mio stare in Parlamento». Alla fine, la foto di gruppo. «Certo che sono contenta: magari è un dovere di ospitalità perché è la prima volta che venivo di persona. Magari erano contenti di vedermi di persona», dice la leader di Cl, che non sa se ha conquistato il 'popolo di Cl'. «Lo dovete chiedere a loro, io ho detto quello che pensavo».

Elezioni, la giornata in diretta

Ore 15.39 - «Grazie all'importantissimo accordo tra Russia e Ucraina sotto l'egida della Turchia», nelle scorse settimane sono uscite 160mila tonnellate di grano dai porti ucraini, e «stiamo evitando nuove guerre in Medio Oriente e nuove guerre in Nord Africa». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo in un panel al meeting di Rimini e ringraziando la diplomazia per il lavoro svolto.

Ore 14.48 - «Oggi al Meeting di Rimini non è stata ospitata la voce del Movimento 5 Stelle. C'era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno ad un tavolo trovano sempre l'accordo. Poi ci siamo noi, diversi da loro. Siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci. Come le persone che difendiamo: lavoratori, giovani e piccole imprese non garantiti e tutelati da nessuno. #dallapartegiusta». Lo scrive su Facebook il presidente del M5s, Giuseppe Conte, pubblicando una foto della riunione dei leader politici prima dei loro interventi al Meeting.

Ore 14.01 - «Il salario minimo? Oggi abbiamo persone in Italia che guadagnano 2-3 euro l'ora, è giusto superare questa retribuzione perché non è lavoro dignitoso, ma lo dobbiamo fare con le aziende, perché se lo imponiamo per legge lo carichiamo come una ulteriore tassa sulle aziende». Così Luigi Di Maio (Impegno Civico) parlando al Meeting di Rimini.

Ore 14.00 - «Il tema del salario non si risolve solo con il salario minimo. I contratti collettivi nazionale hanno già un loro salario minimo. C'è un modo solo il modo per aumentare salari, sono d'accordo con Letta su questo, è tagliare le tasse sul lavoro». Così Giorgia Meloni al Meeting di Rimini.

Ore 14.00 - «Non mi pare che l'Ue negli ultimi due anni, tra Pnrr, salario equo e difesa dell'Ue, si sia occupata di cose inutili. Spiace, invece, che la destra italiana abbiano messo i bastoni tra le ruote alle grandi iniziative europee». Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Ic Luigi Di Maio durante un incontro al Meeting Cl, replicando alla leader di FdI Giorgia Meloni.

Ore 13.53 - «Parto dagli stipendi degli insegnanti: devono essere pagati come i loro colleghi europei. In 5 anni è possibile farlo. Prendiamoci tutti queto impegno a favore di uno stipendio europeo. Poi rendere obbligatorio l'asilo e allungare l'obbligo sino a 18 anni». Lo afferma il leader del Pd, Enrico Letta, al meeting di Cl.

Ore 13.48 - «Estendere alle medie e alle superiori» la previsione «che i libri di testo siano gratuiti o detraibili» comporterebbe «poca spesa e molta resa».

Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante un incontro al meeting Cl parlando delle possibili risposte alla crisi economiche delle famiglie in questo particolare momento storico.

Ore 13.46 - Noi non possiamo far finta di non vedere che ai tempi del Covid ai giovani è stato tolto praticamente tutto. In cambio abbiamo lasciato solo debiti che questi ragazzi dovranno ripagare ed è nostra responsabilità di restituire a questi ragazzi quello che hli è stato tolto anche in termine di investimenti«. Così Giorgia Meloni al Meeting di Rimini. E poi sulla scuola. »La scuola è diventata una macchina di disuguaglianza. Noi abbiamo una scuola in cui chi ha maggiori possibilità familiari avrà migliori possibilità« mentre »uguaglianza e merito« devono andare insieme. »Concretamente cosa si può fare: serve un sistema serissimo di borse di studio che consenta a tutti di avere le stesse possibilità«. »Penso anche che serva adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media europea« e incentivare lo sport nelle scuole. »Io vorrei che il prossimo governo istituisse un liceo del Made in Italy« per valorizzare asset italiani e »trovare lavoro invece che ricorrere al reddito di cittadinanza«.

Ore 13.20 - «Va bene il tetto dell'energia. Ma ora nel mondo sono in costruzione centro centrali nucleari: se l'Italia vuole essere indipendente dal punto di vista energetico non può essere l'unico grande paese a dire di no alle centrali pulite». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, al Meeting di Cl.

Ore 13.18 - «Mai nella vita governerò un paese che permette di coltivare, consumare e distribuire liberamente ogni genere di droga. Per quello che mi riguarda la droga è morte, sempre e comunque, qualsiasi tipo di droga. E ritengo irresponsabili dei colleghi parlamentari che dicono a milioni di ragazzi che ci sono droghe che non fanno male». Così Matteo Salvini, leader della Lega, intervenendo all'incontro «Nella diversità, per il bene comune» al Meeting di Rimini.

Ore 13.04 - «Sono favorevole al price cap per il gas al livello europeo ma attenzione a farlo al livello italiano: a meno che non si decida di nazionalizzare le imprese». Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, al Meeting di Cl.

Ore 13.02 - «Un parlamentare in una lista bloccata risponde al capo, se eletto dalla gente risponde ai cittadini. La coerenza parte da questo. Non sono d'accordo sul presidenzialismo, bisogna rimettere il cittadino al centro delle scelte», qui «abbiamo avuto Parlamenti che hanno fatto il contrario....Serve un legame diretto e stabilità. Io ritengo che una modifica costituzionale in Italia sia molto utile. Lo dico a Letta: la Francia non mi sembra impresentabile». Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni durante un incontro al Meeting Cl.

Ore 13.00 - Oggi ci sono «questioni inedite come il prezzo dell'energia», con le bollette che non «sono sostenibili. Non possiamo aspettare il nuovo governo per risolvere questo problema: tra settembre e ottobre dobbiamo vincere in Ue la battaglia sul prezzo massimo al tetto del gas. Abbiamo fatto accordi per ridurre la dipendenza dal gas russo dal 40% a 15%. Ma oggi il prezzo è 300 euro a megawattora, prima della crisi era 40. Vuol dire che si sta speculando, in una borsa ad Amsterdam si gioca sulla vita delle persone. Io credo che si possa essere insieme in questa battaglia». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Meeting Cl.

Ore 12.54 - «Sono l'unico che guida un partito senza il mio nome nel simbolo: siamo una comunità di persone. Se non vincessimo faremo di tutto per evitare che il Paese prensa scorciatoria del Presidenzialismo». Lo afferma il leader del Pd, Enrico Letta, al meeting di Cl.

Ore 12.41 - «Per noi, la priorità è il lavoro, altri preferiscono parlare di fascismo e di razzismo oppure di Unione Sovietica...». È quanto osserva il leader leghista Matteo Salvini, nelle dichiarazioni che precedono il suo intervento al Meeting di Rimini.

Ore 12.18 - «Stiamo dando l'esempio con questa scelta. I cittadini possono guardare al Movimento e stare sicuri di una cosa: dove ci siamo noi, dove governiamo noi, le priorità sono la lotta al malaffare, il contrasto delle disuguaglianze e dell'inquinamento, il rilancio socioeconomico dei territori più in sofferenza». Così Giuseppe Conte, all'indomani della scelta del Movimento di rompere l'alleanza con il Pd alle Regionali siciliane, intervistato da Live Sicilia, risponde alla domanda su possibili alleanze, dopo le elezioni politiche, con partiti oggi contrastati dal M5s.

Ore 11.53 - «La cosa peggiore che si possa fare è dare segnali di cedimento a Putin: su questo l'Italia deve essere molto netta, mantenere le sue alleanze, e non cambiare linea. Farlo vorrebbe dire darla vinta a Putin che sta ricattando l'Italia e la Ue. Al ricatto non si risponde con il cedimento». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta al Meeting di Cl

Ore 11.47 - «Quando la campagna elettorale si è occupata di Alitalia l'ha fatta quasi fallire. Quando Berlusconi presentò una soluzione nel 2008 e mescolò il destino di lavoratori and azienda alla campagna elettorale l'esito fu disastroso. Togliamo il tema dalla campagna elettorale per evitare che vengano fatti gli stessi disastri di Berlusconi del 2008. Se lo togliamo dalla campagna elettorale si fa un bene ai lavoratori ed all'Italia». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta al Meeting di Cl.

Ore 11.45 - «L'Italia deve immediatamente intervenire con un tetto sul costo dell'energia legato a un periodo di prezzi amministrati. Lo possiamo fare subito. Passare a un sistema di prezzi amministrati per i prossimi 12 mesi». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta.

Ore 11.35 - Sul Pnrr «serve flessibilità perché i soldi siano usati nel modo migliore. Inutili rigidità non servono. Questo si può spiegare a Bruxelles. Chiedere flessibilità non significa stravolgere ma rendere più efficace l'utilizzo dei fondi». Lo ha detto Antonio Tajani di Fi al Meeting di Cl.

Ore 11.30 - Se l'unico modo per evitare un governo di centrodestra fosse un'alleanza con il Pd, la fareste? «La domanda deve essere per fare cosa. Se l'agenda del Pd sarà ancora l'agenda Draghi, noi riteniamo che sia insufficiente per dare risposte al paese. Se il Pd dopo le elezioni, prima delle elezioni, fra due anni, si renderà conto invece che il Paese ha bisogno di risposte diverse, noi ci siamo, ma ci siamo sulla base di un presupposto, che bisogna fare le cose che servono agli italiani, non solo un'alleanza sulla carta. Il problema non è con chi siamo, ma per fare cosa».Così Stefano Patuanelli (M5s) a The Breakfast Club su Radio Capital.

Ore 11.20 - «Sulle sanzioni alla Russia bisogna guardare i numeri: l'avanzo commercial della Russia è 70 miliardi di dollari, per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l'utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti ma se funziona al contrario rischiamo di andare avanti dieci anni: uno strumento che doveva dissuadere Putin nell'attacco finisce con il favorirne l'economia». Lo dice Matteo Salvini al Meeting di Cl. «Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra. Spero che a Bruxelles stiano facendo una riflessione», conclude.

Ore 11.15 - «Anche questa mattina il gas continua a salire. E' urgentissimo aprovare il terro massimo Europeo al prezzo del gas» ma su questo «ci sono troppe ambiguità e timidezze». Così il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, durante un punto stampa tenuto al Meeting per l'amicizia fra i popoli, in corso a Rimini.

Ore 11.13 - «Sull'Ucraina la Lega farà quello che gli altri Paesi democratici ed occidentali fanno. Comunque vadano le elezioni la collocazione internazionale dell'Italia non si cambia». Lo dice Matteo Salvini al Meeting di Cl.

Ore 11.02 - «Lavoriamo al dettaglio costi-benefici di Quota 41. Vedrò i leader dei sindacati sulla riforma delle pensioni per l'azzeramento della legge Fornero». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al Meeting di Cl.

Ore 10.54 - «No, siamo oltre le comiche berlusconi forza_italia». Così Carlo Calenda su twitter rilanciando il post di Luigi Marattin che definiva "comica" la proposta di Silvio Berlusconi sulla tassa unica al 2% per l'acquisto della prima casa. «Esiste già», aveva scritto Marattin sul social network.

Ore 10.23 - «Meloni e Letta pensano di legittimarsi reciprocamente litigando sul concetto di devianze. Noi invece facciamo proposte serie su inflazione, energia, geopolitica, cultura, sostenibilità. C'è chi litiga sul niente. E poi c'è #ItaliaSulSerio #TerzoPolo». Così Matteo Renzi su twitter.

 

Ore 10.15 - «Negli ultimi anni quante volte abbiamo sentito parlare di intervento dello Stato per salvare grande imprese private? In questo nefasto decennio di governi concepiti in laboratorio dal Pd, quante volte abbiamo visto lo Stato mettere le mani nelle tasche dei cittadini per salvare le banche - per esempio - dalla loro gestione allegra finalizzata a riempire di prestiti mai restituiti gli amici degli amici? Sia chiaro: è giusto che lo Stato tuteli il sistema produttivo e anche quello del credito». Così Giorgia Meloni in un video sui social.

Ore 9.31 - «Leggo che Matteo Salvini vorrebbe confrontarsi con me. Bene, accetto con grande piacere. Matteo decidi tu posto, giorno e orario, e confrontiamoci pure. Ci sono diversi temi che vanno chiariti con la massima trasparenza». Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico.

Ore 9.20 - «La casa non è solo il luogo che ci è più caro, quello dove trascorriamo del tempo coi nostri cari, ma è anche il primo investimento delle famiglie. L'80% degli italiani vive in una casa di proprietà, una casa che quasi sempre è stata acquistata coi risparmi di una vita e chiedendo un mutuo alle banche. Per noi la casa è sacra e ciascuno dovrebbe avere la possibilità di acquistarne una». Così il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in un video sui social.

© RIPRODUZIONE RISERVATA